IL POTERE SEGRETO l’ultimo libro di Stefania Maurizi: l’informazione mainstream e l’obesità infantile nel Belpaese
Recensione de “IL POTERE SEGRETO” di Stefania Maurizi:
l’informazione mainstream e l’obesità infantile nel belpaese
Gli Stati Uniti: “decidono guerre, colpi di stato, assassini, influenzano elezioni e governi, in modo particolare quello italiano”. Questo è quanto emerge nel libro “il Potere Segreto” di Stefania Maurizi dove racconta la storia del fondatore di Wikileaks, Assange, che ha cambiato l’informazione nel mondo. Può questo libro aiutarci a capire il perché le politiche di sanità pubblica siano un tabù nel nostro paese?
Julian Assange è un giornalista australiano fondatore di Wikileaks, un sito wistle-blower ove chiunque a conoscenza di comportamenti illeciti che riguardano organizzazioni governative o private può in maniera anonima rendere pubbliche tali informazioni.
Wikileaks ha rivoluzionato il modo di informare l’opinione pubblica violando il segreto di Stato quando viene usato per coprire i crimini di Stato e gli uomini delle istituzioni che li commettono. E’ uno strumento di democrazia che, sfruttando il web, bypassa il controllo sui media (giornali, radio, TV), esercitato dai governi e da potenti portatori di interesse.
Molte guerre nascono da menzogne istituzionali che vengono costruite a tavolino: ad esempio le guerre in Afganistan e in Irak. Un’informazione libera ed indipendente avrebbe potuto smascherare in tempo reale le false prove (possesso di armi chimiche e impegno a costruire la bomba atomica) costruite dal Governo USA sulla reale minaccia dell’Irak di Saddam Hussein .
L’anonimato dei wistle-blower (informatori di wikileaks) è garantito da sistemi di comunicazione (tra i giornalisti) CRIPTATI, quindi i documenti nei PC, chiavette, hard disk rimangono inaccessibili alle più potenti organizzazioni militari e ai servizi segreti come la CIA, FBI, NSA … Ciò è stato realizzato grazie alle conoscenze nel campo della fisica e matematica, di Assange e collaboratori. I giornalisti di Wikileaks sono sempre stati molto scrupolosi: le notizie prima di essere pubblicate venivano verificate, anche con la collaborazione di giornalisti di tutto il mondo, per confermarne la veridicità. I nomi di eventuali personaggi che comparivano in questi documenti venivano cancellati da Wikileaks in modo tale che non potessero essere riconosciuti o raggiunti da eventuali attacchi terroristici.
Il libro di Stefania Maurizi dà uno spaccato dell’informazione in Italia e del controllo e manipolazione dell’opinione pubblica.
Dai cabli riservati degli Stati Uniti è emerso il loro timore che le notizie rivelate da Wikileaks influenzassero l’opinione pubblica francese e tedesca e inducessero i rispettivi governi a ritirare i contingenti militari che erano in Afganistan assieme all’esercito americano. Gli americani avevano già pianificato una strategia per condizionare l’opinione pubblica francese con questa argomentazione: “se i francesi si fossero ritirati i talebani sarebbero ritornati al potere e le condizioni delle donne sarebbero tornate ad essere terribili”; invece con i tedeschi avrebbero condizionato l’opinione pubblica asserendo che se avessero ritirato il loro contingente militare i talebani sarebbero ritornati al potere e sarebbe ripartito l’esodo di profughi verso la Germania.
Anche l’Italia aveva un contingente in Afganistan ma l’amministrazione USA non aveva programmato alcuna strategia volta a convincere gli italiani a non far ritirare il loro contingente militare. Non era necessario dato che l’opinione pubblica italiana era già perfettamente controllata (manipolata) dai media italiani.
I cabli di wikileaks rivelano le forti pressioni da parte degli USA sul governo italiano affinché non bloccasse gli alimenti geneticamente modificati. Inoltre rivelano una diffidenza del governo americano nei confronti dei governi italiani retti da coalizioni di centro-sinistra perché avrebbero speso più soldi nel sociale e meno in armi. Lasituazione attuale in Italia sta andando nella direzione auspicata dagli USA: si smantella il Servizio Sanitario Nazionale (cioè si favorisce la privatizzazione della sanità pubblica) mentre si incrementano le spese militari.
Molti italiani non leggono libri e sono dis-informati per lo più da media gestiti da finti editori, nel senso che non sono editori puri ma editori di proprietà di gruppi economici finanziari che hanno degli interessi da tutelare (banche, assicurazioni, gruppi confessionali, partiti politici, case automobilistiche, cliniche private). I loro media sono gli strumenti per sostenere il loro business, quindi oltre il 90 % dei media in Italia non informa ma fa propaganda per i rispettivi padroni. L’ignoranza degli italiani garantisce agli americani di poter usare il nostro paese come una portaerei sul mediterraneo.
Il fatto che in Italia vi siano pochissimi editori puri, cioè liberi/indipendenti (l’informazione sia malata) può avere delle conseguenze anche sulla salute pubblica?
Ad esempio per quanto riguarda l’obesità infantile (tra i 5 e i 9 anni) l’Italia ha il primato nel continente Europa. La situazione è grave, ciononostante nessun esperto di prevenzione o politico ha iniziato un serio dibattito per capire cosa c’è che non va nel nostro paese. Nessuna analisi pubblica, nessuna autocritica, nessuna iniziativa efficace!
Abbiamo una classificazione degli zuccheri semplici nei LARN che è “atipica” (diversa da quella della WHO e di tutte le nazioni al mondo) in quanto considera gli zuccheri semplici naturali (ad esempio di frutta e verdura) identici agli zuccheri aggiunti (ad es. zuccheri negli snack e bevande gasate). La differenza tra zuccheri naturali negli alimenti e zuccheri aggiunti è un concetto elementare di dietetica che gli studenti studiano in tutti i paesi al mondo fuorché in Italia.
Quindi non c’è neppure una distinzione tra alimenti naturali (frutta, verdura) e alimenti ultra processati (biscotti, dolci, bevande zuccherate), un concetto che è oramai condiviso a livello scientifico nel mondo: gli alimenti ultraprocessati vanno limitati, l’assunzione di frutta e verdura è libera. In Italia si sostiene il contrario: la frutta andrebbe limitata poichè non esiste distinzione tra lo zucchero di un biscotto e quello della frutta. Nessun “esperto” che apra un dibattito nei media o che faccia una analisi su questi punti.
Per contrastare l’obesità e favorire una corretta alimentazione l’Europa sta provando ad adottare un sistema di etichettatura degli alimenti (Nutriscore) che ha oltre 100 pubblicazioni scientifiche a suo sostegno. In Italia invece è stata proposta una finta etichetta (Nutrinform battery) sponsorizzata dall’industria alimentare e quindi inefficace nell’informare il consumatore. Nonostante ciò tutti i media italiani e una parte della comunità scientifica italiana la sostengono a spada tratta con argomentazioni talora imbarazzanti. La propaganda è stata così massiccia che nessun professore di nutrizione ha il coraggio di mettersi di traverso e dire ciò che è palese anche ad un bambino: il Nutrinform Battery è una etichetta farlocca (incomprensibile ai più) che ha la funzione di proteggere l’industria alimentare (soprattutto dolciaria) dal Nutriscore europeo. “Il re è nudo” ma tutti i media italiani all’unisono sostengono il contrario!
ECCO COME SI PRESENTANO ALCUNI PRODOTTI ITALIANI CON IL NUTRISCORE FRANCESE: sono tutti classificati E (arancione scuro) quindi da ridurre drasticamente nella dieta dei bambini.
Ma ritorniamo a Julian Assange che è attualmente in carcere in UK in attesa di essere estradato negli USA dove rischia una pena di 175 anni di reclusione semplicemente per aver fatto il suo lavoro di giornalista, per aver rivelato come gli USA controllino il mondo: “decidono guerre, colpi di stato, assassini, influenzano elezioni e governi, in modo particolare quello italiano”. Assange ha rinunciato alla sua libertà per offrire un’informazione libera e indipendente … ognuno di noi può dare il suo contributo per aiutare lui e la sua causa: un’informazione libera è la base della democrazia!