Le paleobufale di Adriano Panzironi, un mondo alla rovescia. Recensione del Libro.
By Permission del Fatto Alimentare ©
Adriano Panzironi, il giornalista che ha “inventato” la dieta per vivere fino a 120 anni, senza prove scientifiche. Il business degli integratori
Aggiornamento del 2 ottobre 2018
Per Adriano Panzironi e le sue società multa di 476 mila euro dall’Antitrust per pubblicità occulta. Condannate anche 24 tv leggi l’articolo clicca qui
Un lettore ci scrive per segnalare la presenza, su alcune emittenti locali, di una trasmissione televisiva, che ha per protagonista un personaggio che parla di salute e nutrizione pur non avendo alcuna competenza per occuparsi di questi delicati argomenti.
Da tempo va in onda la trasmissione “Il Cerca Salute” su vari canali locali, che promuove un’alimentazione di tipo (sostanzialmente) paleolitico attraverso Adriano Panzironi, autore del libro “Vivere 120 anni”. Panzironi viene intervistato dal conduttore televisivo, naturalmente senza nessun contraddittorio. Negli stacchi pubblicitari vengono promossi integratori. Quello che risulta è che la dieta di “Vivere 120 anni” (sostanzialmente paleo, a base di carne, pesce, uova, verdura e poca frutta) fa bene alla salute e che la dieta mediterranea, a base di cereali, legumi e così via, non solo fa male, ma è causa di tutte le patologie croniche possibili immaginabili. In ogni puntata contrappongono il concetto di “medicina ufficiale” alle evidenze che sostengono di interpretare al meglio attraverso, appunto, lo stile Life 120. Tutto questo credo possa generare confusione nel pubblico. Spesso durante la trasmissione si scende in dettagli di fisiologia e biochimica per spiegare gli effetti deleteri del glucosio derivante dal consumo di cereali e legumi. E tutti i loro ragionamenti e dimostrazioni sembrano sempre funzionare e sembrano convincenti e incontestabili. È possibile trovare qualcuno che possa, al contrario, contestare le verità che raccontano, scendendo in altrettanto dettaglio? Un’ultima questione. Possibile che chiunque possa dire quello che vuole in televisione senza contraddittorio e senza conseguenze se afferma cose non corrette dal punto di vista scientifico ?
Andrea Cocurullo
Risponde Antonio Pratesi, medico nutrizionista.
Il programma “Le Iene” (Italia 1), che in passato non ha reso un gran servizio alla scienza (es. caso Stamina), in un paio di servizi descrive abbastanza bene come opera questo signore, dimenticando però di fare una domanda cruciale: “Signor Panzironi, che titolo di studio ha?”. Adriano Panzironi si presenta come giornalista e imprenditore. Non si capisce che studi abbia fatto dopo le scuole dell’obbligo, anche se dal curriculum non emergono studi formali nel campo della medicina, biologia o dietetica. È un autodidatta che in un libro (il quale, per quanto riguarda gli argomenti attinenti alla medicina, assomiglia molto a un lavoro di testi copia-incolla) di 720 pagine spiega come “Vivere 120 anni, le verità che nessuno vuole raccontarti”. Il libro si inserisce nell’ampio filone delle diete low carb, che identificano nei carboidrati la fonte di molte malattie. Per ogni patologia citata nel testo, Panzironi propone in pratica di eliminare i carboidrati e l’assunzione di integratori, che lui stesso commercializza tramite una società (life-120) per fornire i nutrienti necessari che l’alimentazione moderna, a suo dire, non è in grado di dare.
Come è possibile smascherare questi pseudo-esperti della nutrizione? Il mondo della dietetica è una giungla dove personaggi ben più titolati di Panzironi, come ad esempio esperti di biochimica, oppure anche medici e biologi, sposano teorie originali (ad esempio le diete Paleo, Zona, Dukan, ecc). Si tratta di modelli alimentari “deviati” rispetto alle linee guida della WHO (Organizzazione mondiale della sanità). La questione è abbastanza complicata visto che alcuni autori scrivono libri selezionando tutti gli studi ad hoc in letteratura, per dimostrare come la carne sia l’alimento più salutare che ha permesso all’uomo di evolvere; altri diffondono tesi opposte basandosi su pubblicazioni scientifiche dove si dimostra che l’alimentazione ideale per l’uomo è quella vegana. Ma dove sta la verità? Esiste un modello alimentare ideale basato sulla sintesi delle evidenze scientifiche (evidence based medicine), oppure è tutto relativo?
Le linee guida per una sana alimentazione delineate dalla WHO, basate su revisioni sistematiche della letteratura mondiale da parte di esperti (controllati anche per quanto attiene eventuali conflitti di interesse), indicano un apporto variabile dal 50 al 75% di calorie da carboidrati per lo più complessi (amido), che contenuti in cereali integrali, legumi, vegetali e frutti interi sono protettivi contro le malattie cardiovascolari, il diabete e il prediabete. I migliori modelli alimentari al mondo associati ad una bassa incidenza di malattie croniche non trasmissibili sono la dieta mediterranea (58-60% delle calorie da carboidrati), la dieta DASH (55-56,5 % da carboidrati), le diete vegetariane (56-75% calorie da carboidrati), la dieta tradizionale degli abitanti delle isole di Okinawa (>75% da carboidrati). Va da sè che le diete ricche di carne o pesce e senza cereali, legumi e tuberi non sono ottimali per la nostra salute.
Detto ciò, dobbiamo ricordare che nessuna evidenza scientifica assicura di vivere sino a 120 anni seguendo lo stile di vita proposto da Panzironi. Ci sono sufficienti elementi per depennare sia il libro di Panzironi (delirante nella sua fobia contro i “carboidrati insulinici”), sia quelli di altri autori più autorevoli e moderati, come Robert Atkins, Robb Wolf, Loren Cordain e Barry Sears. Anche la prestigiosa scuola di Harvard (Walter Willett) punta il dito contro i carboidrati ad alto indice e carico glicemico, basandosi su importanti studi condotti negli USA non sempre trasferibili in altri paesi: negli Stati Uniti le persone assumono anche 100 g di zucchero/i aggiunti al giorno, inoltre gli amidi assunti sono ad alto indice glicemico e questa è una alimentazione diversa da quella seguita della maggior parte della popolazione mondiale e italiana. Gli studi e le indicazioni di Harvard (che mettono addirittura la pasta bianca all’apice della piramide!) sono stati spesso strumentalizzati dai sostenitori delle diete low carb e hanno in parte contribuito alla cattiva fama di cui godono i carboidrati in molte diete. Il signor Panzironi, senza aver fatto studi specifici, nel suo programma televisivo spiega come funziona il corpo umano dando nozioni di fisiologia e dispensando consigli dietetici per malattie gravi come il morbo di Crohn, la rettocolite ulcerosa o il diabete mellito di tipo 1. Potremmo stare giorni a confutare le sue affermazioni… ma non risulterebbe comprensibile un contraddittorio tra un nutrizionista o un medico specializzato e un non addetto ai lavori che fa un “programma di informazione” promuovendo il suo libro e altri prodotti. L’informazione deve essere disinteressata altrimenti si chiama pubblicità. Se un medico facesse le stesse affermazioni di Panzironi in breve tempo dovrebbe rispondere al consiglio disciplinare dell’ordine. Oggi il nostro personaggio, non essendo medico, ha il grande vantaggio di dire in piena libertà le sciocchezze che vuole senza incorrere in procedimenti disciplinari (nel suo sito riporta numerose testimonianze di “guarigioni” da diverse malattie tra cui l’Alzheimer, il diabete mellito di tipo 1 e la celiachia!).
Un altro elemento su cui riflettere riguarda la cultura scientifica che in Italia non gode di buona salute. Ogni tanto giornalisti senza cognizioni scientifiche scrivono articoli oppure invitano in TV personaggi atipici per parlare di alimentazione, commettendo errori molto gravi. Bruno Vespa ha pubblicizzato e lanciato in Italia personaggi come Pierre Dukan (radiato dall’ordine dei medici francese), Piero Mozzi (dieta gruppi sanguigni, la madre di tutte le bufale dietetiche) e Alberico Lemme (il farmacista che fa il dietologo). Probabilmente tra poco vedremo anche Panzironi, che così raggiungerà l’apogeo della notorietà e venderà migliaia di libri e di integratori.
La scarsa cultura scientifica italiana si percepisce anche leggendo i libri di medici che scrivono testi di nutrizione senza riferimenti bibliografici. Questa è una cosa inaccettabile perché nella medicina nessuno è autoreferenziale e le affermazioni devono essere supportate da una fonte. Persino autori anglosassoni di libri farlocchi inseriscono nel testo riferimenti bibliografici a sostegno di strane ed esoteriche teorie dietetiche. In Italia ci sono diversi medici “tronisti” della TV che pubblicano libri senza referenze! Anche il signor Panzironi non cita alcun riferimento bibliografico pertanto quanto viene detto dovrebbe essere accettato come un dogma!
Il lettore chiede cosa fare per difenderci: la soluzione è quella di capire quale sia il titolo di studio dell’esperto e le competenze sulla materia che sta dibattendo. Detto ciò anche se la persona ha un titolo di studio (laureato in biochimica, biologia, medicina), non è prudente seguire teoremi dietetici difformi rispetto alle linee guida della WHO (ad esempio Barry Sears, Loren Cordain o Walter Longo). Un altro aspetto importante è l’eventuale conflitto di interessi (vendere un libro, promuovere un marchio, fare pubblicità a se stesso). L’ultima cosa è verificare che vi sia una bibliografia per i testi scritti.
Nel caso specifico, Panzironi non ha competenze in materia, parla di medicina e dispensa indicazioni (non corrette) come se fosse un esperto; ha un interesse personale che è vendere libri e integratori; non riporta alcun riferimento bibliografico per cui ciò che scrive non è verificabile. Vedendo Panzironi viene in mente la signora Wanna Marchi che ha iniziato la sua carriera vendendo prodotti dimagranti: sappiamo tutti come è andata a finire ma ci sono voluti molti anni per riuscire a bloccarla. È evidente che lo stato italiano non ha ancora gli anticorpi (sanzioni adeguate o una legge ad hoc) per stroncare certi fenomeni sul nascere e tutelare la popolazione.
Antonio Pratesi (l’autore dichiara di non aver alcun conflitto di interesse)
Bibliografia essenziale
Dieta DASH
Appel LJ, Moore TJ, Obarzanek E, Vollmer WM, Svetkey LP, Sacks FM, Bray GA, Vogt TM, Cutler JA, Windhauser MM, Lin PH, Karanja N. A clinical trial of the effects of dietary patterns on blood pressure. DASH Collaborative Research Group. N Engl J Med. 1997;336(16):1117.
Dieta Mediterranea
Schwingshackl L, Hoffmann G. Adherence to Mediterranean diet and risk of cancer: a systematic review and meta-analysis of observational studies. Int J Cancer. 2014;135(8):1884. Epub 2014 Mar 11.
Sofi F, Cesari F, Abbate R, Gensini GF, Casini A. Adherence to Mediterranean diet and health status: meta-analysis. BMJ. 2008;337:a1344. Epub 2008 Sep 11.
Widmer RJ, Flammer AJ, Lerman LO, Lerman A . The Mediterranean diet, its components, and cardiovascular disease. Am J Med. 2015;128(3):229. Epub 2014 Oct 15.
Diete Vegetariane
Barnard ND, Katcher HI, Jenkins DJ, Cohen J, Turner-McGrievy G . Vegetarian and vegan diets in type 2 diabetes management. Nutr Rev. 2009;67(5):255.
Craig WJ. Health effects of vegan diets. Am J Clin Nutr. 2009;89(5):1627S. Epub 2009 Mar 11.
Rao V, Al-Weshahy A. Plant-based diets and control of lipids and coronary heart disease risk. Curr Atheroscler Rep. 2008;10(6):478.
Weaver CM . Should dairy be recommended as part of a healthy vegetarian diet? Point. Am J Clin Nutr. 2009;89(5):1634S. Epub 2009 Mar 25.
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I commenti (e l’articolo) pro medicina ufficiale mi ricordano drammaticamente le battute del Malato Immaginario di Molière in cui il malato non poteva osare di guarire senza il consenso dei medici. Nessuno mette in dubbio la serietà della professione medica, ma tanta albagia dei cosiddetti addetti ai lavori dovrebbe almeno essere giustificata da clamorosi successi nella cura (Vera CURA E NON CONTENIMENTO) delle malattie degenerative: cancro, osteoporosi, artrite, diabete, ipertensione e naturalmente moltissime altre. La fiducia che si dà a chi cerca strade alternative non è frutto di ignoranza o illusione, ma di giusto sospetto di fronte alla arroganza di una classe medica, peraltro molte volte pesantemente implicata in truffe (quelle sì autentiche) concordate con le lobby farmaceutiche. Inoltre faccio notare che Panzironi RIPORTA la bibliografia a cui ha attinto. Quindi, quanto ad orgoglio ignorante, propongo di rileggere la storia della medicina e dei suoi innumerevoli bluff: legittimi e fondamento di ulteriori scoperte e miglioramenti, certo, ma anche certo una prova inconfutabile che anche i professionisti possono sbagliare: perché non riconoscerlo e difendersi faziosamente dando addosso a voci fuori dal coro?
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“…cancro, osteoporosi, artrite, diabete, ipertensione e naturalmente moltissime altre…”
morendo a 30-40 -50 (boom!) anni, pochi erano i casi, ovviamente e semplicemente. Si moriva prima e male, molto male.
Quante balle talebane sui bei tempi andati, quando virus, batteri, funghi e micotossine flagellavano un’umanità giovane e fragile d’ignoranza superstiziosa. Basta rileggersi un’immensa drammatica letteratura internazionale.Oggi grazie all’impegno di ricercatori motivati e seri, la stragrande maggioranza, anche le patologie legate soprattutto all’invecchiamento possono aver trattamenti sempre più efficaci. Ma il metodo di ricerca deve essere quello SCIENTIFICO razionale e replicabile. Non balle webeti tanto più apprezzate quanto più contrarie alla ricerca e alla scienza ufficiale.
Altrimenti è superstizione, fideismo religioso settario e populista in cui vendicativamente crogiolarsi.
La conoscenza e la preparazione scientifico-culturale è vista con sospetto? Anzi con sicuro disprezzo?
L’illuminismo laico, razionale, democratico e universale che ha dato il livello più alto di benessere mai raggiunto dall’umanità ormai non convince più ? Ma almeno non venga sostituito da un neo-medioevo tetro e fasullo, un CIALTRONEVO forcaiolo in cui ci si vanta di essere ORGOGLIOSAMENTE IGNORANTI e dove si va preparando l’ennesima caccia alle streghe da pochi arricchiti santoni arruffapopolo
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Il libro di Panzironi NON “RIPORTA la bibliografia a cui ha attinto”!
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Grazie mille per l articolo e la (tanta) pazienza nelle risposte ai commenti
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mi fa piacere che si sia qui trattato un argomento di tal fatta, dato che mi capita, purtroppo, sempre su più canali (sarà perché ciò che vende sta penetrando con molto profitto la credulità popolare), di cercare di seguire i ragionamenti del signor Panzironi. a parte l’evidente conflitto di interessi, non riesco a capacitarmi come possa, un domani, avere successo su larga scala una dieta di questo genere, in considerazione delle gravissime ripercussioni sull’ecosistema che potrebbe comportare. ma vi immaginereste 7÷8 miliardi di persone che mangiano carne, pesce e uova tutti i giorni???
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Peccato che non si prendano in considerazione tutti i risultati ottenuti con lo stile alimentare promosso da Panzironi che per altro non si inventa nulla ma
Semplicemente da esperto di ricerca ha messo insieme tutte informazioni che nessuno può confutare. I numerosi successi delle persone che seguono questo stile alimentare e’ più che sufficiente a dimostrare che quello da lui proposto sia un metodo efficiente per la salute e il benessere della persona.-
Ho capito!! Panzironi è “l’unto del Signore”… e tutti i medici sono inutili e corrotti!
Tanto vale abolire la laurea in medicina e il Servizio Sanitario Nazionale…a che servono???!….
Panzironi è il nostro Salvatore!!!!
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Quando un bambino dice in pubblico che il re è nudo, lo odiate vero? Bene, ma chi ha gli occhi aperti vede che i bei vestiti dell’ imperatore ( i titoli, le competenze, le lauree ecc.) sono illusioni, si unirà al bambino e sarà libero.
Raccoglierete i frutti della vostra strafottenza, noi ci mettiamo dalla parte del bambino, sempre di più e saremo tanti e liberi.
Panzironi è un eroe e come lui tanti altri . Questi eroi si ergono in alto, comunque li combattiate. Onore a loro.
E quando si tratta di salute non si scherza sulla nostra pelle con la scusa dei protocolli, ma si verifica con onestà.
Ma bisogna essere onesti e usare il cervello, forse qui sta il problema.
Comunque voglio essere generosa, volete un riferimento? Andatevi a vedere la dr.ssa Terry Whales e il suo caso, così avrete pure medico e paziente in una sola persona. -
….ahahah….!!!! …..e pensare che abbiamo un Ministro dela Sanita’ che ha appena un diploma di Scuola Superiore…!!!!!!!!!!…………ma fatemi il piacere…!!!!!!!!!
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Ma vi fareste trapanese i denti da un giornalista? Fare i calcoli per il cemento della vostra casa da un filosofo? Cucire un abito dal fruttivendolo?
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SU UNA COSA SOLA HA RAGIONE PANZIRONI… LO ZUCCHERO CHE VA LIMITATO AL MINIMO…SI SA CHE I TUMORI SI NUTRONO DI ZUCCHERO.
CERTO CHE UNA DIETA CORRETTA ABBRACCIA OGNI ALIMENTO MA IN DOSE RIDOTTA, NON SI FAVORISCE CERTO UN ALIMENTO PIUTTOSTO CHE UN ALTRO.
MA BIBITE ZUCCHERATE, ALCOLICI, DOLCI SONO I PRIMI A ROVINARE LA NOSTRA VITA.
I MEDICI BRAVI E SERI SONO SICURAMENTE POCHI PERCHE’ LA NOSTRA ALIMENTAZIONE SALVEREBBE IL NOSTRO CORPO. SE SI MANGIA CORRETTAMENTE IL NOSTRO FISICO RIMANE SANO.-
Per chiarezza dobbiamo specificare che l’AMIDO è diverso dallo ZUCCHERO.
L’errore cruciale di Panzironi è sostenere che un etto di pasta secca (AMIDO = lunghe catene di glucosio) equivale a 80 gr di ZUCCHERO bianco da tavola (= saccarosio = 1 molecola di glucosio + 1 fruttosio) e che sono egualmente dannosi.
IN BREVE: In un individuo sano solo una piccola percentuale (1-3%) del glucosio (ad es.amido da pasta) va a formare nuovi grassi (de novo lipogenesi), mentre il fruttosio (50% dello zucchero) ha un metabolismo molto diverso: la via glicolitica viene rapidamente saturata e in pratica gran parte del fruttosio va a formare acidi grassi e trigliceridi perché l’enzima coinvolto (fruttokinasi) non è soggetto a feedback negativo da parte di ATP e citrato (come avviene normalmente per l’enzima implicato nel metabolismo del glucosio).
Detto in parole povere lo zucchero bianco da tavola (o il fruttosio puro) aumenta dopo il pasto gli acidi grassi nel sangue (trigliceridi), mentre la pasta no! (ho semplificato)Ma questo P. non lo sa, tanto è vero che propone nei dolci l’uso del fruttosio (pag.596 del suo libro) perché ritiene che sia più salutare. In realtà è principalmente il fruttosio aggiunto agli alimenti, per il suo particolare metabolismo (di cui si può parlare a lungo), la parte dannosa dello zucchero bianco.
Le popolazioni più sane e longeve al mondo hanno una dieta basata per lo più sull’AMIDO (pasta, riso, mais, patate, pane, legumi) mentre le popolazioni “più obese” (ad es. USA, Messico, Australia) hanno tanto ZUCCHERO da tavola o fruttosio (HFCS) AGGIUNTI nella loro dieta … e tanti grassi (che P. consiglia di usare in abbondanza!).
Fonte: -
Scusi dottore ma con l’insulina come la mettiamo? L’insulina non aumenta il colesterolo? E il glucosio non ha un indice glicemico molto più alto del fruttosio? E la frutta non è piena di fruttosio? Quindi dovremmo limitare la frutta e mangiare più amido?
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Caro Simone, l’INSULINA assieme alla leptina è un ormone molto importante per il controllo a lungo termine dell’introito calorico (“controllo della FAME”) e dell’omeostasi (“giusto equilibrio”) energetica. Sia l’insulina che la leptina agiscono sul nostro cervello per inibire l’introduzione del cibo e aumentare il dispendio energetico. L’insulina è stimolata non solo dal GLUCOSIO ma anche dagli AMINOACIDI (proteine). L’insulina può indirettamente stimolare la produzione di leptina da parte delle cellule del tessuto adiposo attraverso un aumento del metabolismo del glucosio.
Al contrario il GRASSO e il FRUTTOSIO non stimolano la secrezione di insulina e quindi non aumentano la produzione di leptina. La grelina invece è un ormone che aumenta l’introito di cibo (“FAME”) ed è inibita dall’introduzione di cibo ma NON dal grasso o fruttosio. Questi segnali a lungo termine interagiscono anche con quelli a breve termine aumentando la sensibilità all’effetto saziante della colecistochinina (segnale a breve termine).
Studi su animali e sull’uomo indicano che diete ricche di ZUCCHERO da tavola e FRUTTOSIO inducono aumento di peso, iperlipidemia, insulino resistenza, ipertensione e una aumentata insorgenza di diabete. Il fruttosio inoltre aumenta il grasso viscerale (“pancia”), l’aterosclerosi e le malattie cardiovascolari. Il fruttosio si comporta come se fosse grasso.
In SINTESI 1) è importante che vi sia un AUMENTO transitorio e periodico dell’INSULINA per il controllo della fame e per aumentare il dispendio calorico; 2) L’amido e le proteine (ad es la pasta al dente e i legumi…) stimolano l’insulina in maniera ottimale; 3) il fruttosio (zucchero bianco o sciroppo di fruttosio) e i grassi NON hanno questo effetto e non controllano la fame. Quindi è meglio assumere AMIDO (preferibilmente associato a fibra) e non ZUCCHERO da tavola, FRUTTOSIO o GRASSI.
L’insulina in una persona sana non è associata ad un aumento del colesterolo… nel caso di insulinoresistenza (prediabete-diabete) invece lo è. Quindi è importante non crescere di peso e mantenersi fisicamente attivi.Il valore dell’indice glicemico rimane controverso nel campo della nutrizione: non è un criterio che da solo va considerato per impostare una dieta. Noi non mangiamo singoli alimenti ma una miscela di cibi con diversi tipi di carboidrati, proteine e fibra alimentare e il risultato del pasto è completamente diverso dal punto di vista metabolico.
Quanto al Fruttosio nella frutta gli studi a nostra disposizione indicano che “non fa male”. In natura il fruttosio è nella frutta “impacchettato” dentro le cellule, con la fibra, fitonutrienti e antiossidanti. Tanto è vero che l’effetto iperglicemizzante (=aumento di glucosio nel sangue) dello zucchero da tavola viene attenuato se è accompagnato da un mix di ribes nero e mirtilli rossi (che contengono loro stessi zuccheri) probabilmente perché la fibra della frutta ha un effetto gelificante nello stomaco e intestino, che rallenta l’assorbimento degli zuccheri. E’ stato realizzato uno studio (con pochi soggetti ma molto interessante) in cui le persone hanno introdotto per mesi l’equivalente di circa 280 gr di zuccheri al giorno SOTTO FORMA DI FRUTTA senza alcun effetto dannoso su peso corporeo, pressione arteriosa, livelli di insulina, colesterolo e trigliceridi. La WHO consiglia di incrementare il consumo di frutta come minimo sino a 400 gr al giorno. Non è stato fissato un limite superiore di consumo. Anzi un altro studio, con pochi soggetti ma degno di nota (Jenkins DJ, 2001), suggerisce che più frutta (e verdura) assumiamo migliori sono i benefici per la nostra salute (riduzione sino al 33% del colesterolo cattivo-LDL).
Fonte:
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Senza assolvere Panzironi e le sue promesse insostenibili sulla longevità, ma solo per fare una considerazione generale valida per tutti i professionisti ed i ricercatori, faccio notare che un professionista risulta ufficialmente qualificato per tutta la durata della sua vita professionale, dopo gli studi universitari giovanili e l’esame di abilitazione, mentre un ricercatore vero e serio studia tutta la vita e non si accontenta di un titolo acquisito in gioventù come un professionista ufficializzato.
Questo perché la conoscenza scientifica è in continuo divenire e dieci anni sono un’era geologica delle scoperte e nuovi studi scientifici costantemente acquisiti e frequentemente smentiti da altri nuovi e più aggiornati.
In sintesi estrema non è un’abilitazione “antica” a garantire la professionalità del professionista, ma la passione dello studio e la ricerca continua di tutto quello che non si conosce ancora, oppure è superato dalle nuove evidenze dei ricercatori.-
Ma è ovvio! Il medico (come altre professioni sanitarie) ha l’OBBLIGO di aggiornamento continuo e deve accumulare continuamente crediti formativi.
La professione del medico ha un contenuto intellettuale così elevato che in pratica è costretto a studiare continuamente per tutta la vita.
L’evoluzione della ricerca è così rapida ed estesa (ogni giorno vengono pubblicati migliaia di articoli su riviste mediche) che è impossibile essere aggiornati su tutto in tempo reale. Per questo i medici/biologi … ogniqualvolta hanno un problema particolare (e capita ogni giorno) debbono confrontarsi con altri specialisti e/o devono studiare i singoli problemi usando banche dati mondiali (Medline, Cochrane) o dei programmi di aggiornamento (ad es. UpToDate®) che indicano lo stato dell’arte OGGI (diagnosi e terapia) su ogni ambito della medicina.
Ad esempio posso cercare quale è OGGI il modo corretto per diagnosticare il Morbo di Crohn (o il diabete) e quali sono OGGI le terapie migliori. Fra 2/6 mesi potrebbero esserci delle novità.
Le banche dati e l’informatica sono ausili irrinunciabili in medicina. -
Vogliamo parlare degli “aggiornamenti” gratuiti sponsorizzati dalle case farmaceutiche e dalla Barilla?
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In effetti i corsi di aggiornamento sponsorizzati dalle case farmaceutiche condizionano la cultura della classe medica che è portata a sovrastimare il potere terapeutico dei farmaci e sottostimare il ruolo dell’alimentazione e dello stile di vita (pochi sono i corsi in questo ambito). In un mondo ideale non dovrebbero esistere. Dovrebbero essere permessi solo i corsi organizzati da istituzioni come Ordini dei Medici, ASL, Regioni o Enti Governativi (che a loro volta non dovrebbero essere sponsorizzati da nessuna industria o casa farmaceutica).
Anche le industrie alimentari condizionano le società scientifiche (di Nutrizione, Pediatria, Medicina Generale ecc.. e/o i singoli professori) per cui abbiamo esperti in ambito di Obesità e Nutrizione che si fanno portavoce di una “informazione istituzionale” o che fanno parte di importanti commissioni governative, che non sono indipendenti.
Il Fatto Alimentare ha denunciato diverse volte questo conflitto di interessi.
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La conoscenza scientifica se non si aggiornasse continuamente non sarebbe “conoscenza”.
La riemergente, orgogliosa e trionfante ignoranza fideistico-superstiziosa è invece immutabile da secoli, millenni, malgrado i lustrini dei nuovi mezzi tecnologici attraverso i quali fa nuovi adepti con le consuete armi strategiche della paura e dell’ignoto.-
La conoscenza è infinita come l’universo, mentre la nostra è molto finita, direi infinitesimale, sempre provvisoria e regolarmente smentita.
Ma se premettiamo che stiamo parlando dello stato dell’arte allora siamo perfettamente d’accordo, perché la conoscenza “attuale” non è fantasia ma ricerca scientifica seria, anche se provvisoria.
Poi nel merito, occorre anche premettere sempre che la scienza medica e medico-dietetica in particolare, è purtroppo/perfortuna statistica, in funzione della biodiversità umana e dell’evoluzione genetica.
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Certo che molto c’è ancora da conoscere e approfondire , ma il metodo deve rimanere scientifico, razionale, replicabile. Mi sembra invece evidente la deriva cialtronesca e fideistico-superstiziosa che traspare dal sottobosco webete orgogliosamente ignorante e daai crescenti guitti idoli mediatici in quanto miles gloriosus contro gli ‘estblshment’ qualunque essi siano (dalla scuola alla sanità)
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Quando peró trovate un esperto con titolo di studio che “sa” perchè ha studiato ed ha un fisico muscoloso, tonico e senza pancetta e nemmeno magrissimo, fatemelo sapere perché fino ad ora non ne ho visto nemmeno uno.
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Caro Dott. Pratesi,
grazie per l’articolo. Sono solo un lettore che, in pensione, cerca da tempo di informarsi su una corretta nutrizione, non per vivere 120 anni ma per vivere gli anni che gli restano in buona salute.
Capisco perfettamente la Sua posizione sul Panzironi e semplicemente leggendo molta letteratura nutrizionista non si può che essere d’accordo con Lei. Quanto al metodo scientifico è ovvio che bisogna avere competenze specifiche, accertate e documentate. Un medico dà sicuramente maggiori garanzie di scientificità del giornalista Panzironi.
Mi capita in questi giorni, però, di leggere un libro del Dott. Massimo Pandiani, Il grande inganno del cibo, dove, in patica, in un discorso che, a mio parere, sembra quasi sostanzialmente simile a quello di Panzironi, il Pandiani detta una serie di regole per un programma nutrizionale diretto ad ottenere una “buona salute”. Ebbene la regola numero 1 indicata dal Dott. Pandiani a proposito dei carboidrati è questa: “Eliminare completamente tutti i cereali, lo zucchero e il fruttosio”.
Passi per il giornalista Panzironi, ma Pandiani è, leggo testualmente sulla quarta di copertina, “Massimo Pandiani, Medico-chirurgo, Specialista in Urologia, è speaker internazionale di Medicina Biomolecolare e Funzionale e ha pubblicato otto libri sulla nutrizione e la medicina funzionale (www.massimopandiani.it)”.
A questo punto, da semplice lettore incompetente di medicina che tenta di informarsi al meglio per mettere in pratica il meglio di ciò che legge, resto sconcertato!!! Mi può, per favore, illuminare su questa strana coincidenza di vedute tra il giornalista privo di conoscenze scientifiche e il medico affermato, per giunta nutrizionista?
Grazie, cari saluti, buon anno e buon lavoro.
Francesco-
Grazie Francesco per la giusta osservazione.
1) A volte la laurea in medicina non basta. Ad esempio in Italia ci sono circa un centinaio di medici che sono contro i vaccini (Medici NOvax) anche se questa è una posizione incompatibile con una visione corretta e condivisa dalla comunità scientifica internazionale in quanto i vaccini, con tutti i loro limiti, sono una delle più grandi conquiste della medicina.
2) La laurea in medicina non prepara in maniera adeguata nel campo della nutrizione i futuri medici. 3) Come ci sono diversi medici NOvax ci sono anche medici che sostengono tesi simili a quelle di Panzironi.
4) Il termine Nutrizionista è oramai una “barzelletta”, privo di ogni significato. Ci sono addirittura diversi medici molto famosi, “tronisti” della TV, che si definiscono “Nutrizionisti” ma non lo sono affatto! Nella fattispecie il medico che lei cita è un urologo e non mi pare abbia alcuna specialità o master in nutrizione! Basta mettersi a fare diete, scrivere libri o fare conferenze in cui si parla di nutrizione e automaticamente sei un “Nutrizionista” (ti definisci o ti chiamano o ti fai chiamare Nutrizionista). Ma in realtà è spesso una parola vuota che non è sinonimo di competenza.Quindi capisco il suo sconcerto. Su youtube ci sono diversi medici che postano video a sostegno della dieta dei gruppi sanguigni o della dieta Paleo con decine/centinaia di migliaia di visualizzazioni e follower.
Forse la sua confusione è dovuta al fatto che per le sue letture non ha seguito le indicazioni (ABC) per scegliere un buon libro di nutrizione:🙂 -
“Ma è ovvio! Il medico (come altre professioni sanitarie) ha l’OBBLIGO di aggiornamento continuo e deve accumulare continuamente crediti formativi.
La professione del medico ha un contenuto intellettuale così elevato che in pratica è costretto a studiare continuamente per tutta la vita.”
Comprendo e condivido lo sconcerto di Francesco, un po’ meno la sua convinzione oscillante sul livello dei suoi colleghi professionisti. -
In effetti caro Ezio tutte le categorie hanno le loro pecore nere e i medici non fanno eccezione.
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Sarebbe encomiabile l’impegno del fatto alimentare nell’educazione alimentare dei cittadini italiani, se non fosse che (forse per fortuna) i boccaloni sono refrattari a qualunque lume della scienza, non resta che sperare nella selezione naturale.
Purtroppo il tasso di riproduzione dei boccaloni è più alto della media della popolazione, sembra una applicazione dell’antica legge di Gresham in ambito demografico, spero di sbagliare!
A tutti i collaboratori del fatto alimentare: coraggio, in tanti vi apprezziamo. -
Sono totalmente d’accordo con l’autore dell’articolo
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Sono veramente infastidita aver letto parole irriverenti se non offensive nei confronti non solo di Panzironi ma anche nei miei confronti, e nei confronti di chi segue con interesse il Life 120, perchè da qualche tempo sto seguendo questo stile di vita e sto già notando dei notevoli miglioramenti delle patologie di cui soffro……. quindi sig. Fabrizio moderiamo i termini per cortesia, non mi sento nè boccalona e nè una webeta come deride lei. Si informi meglio con un pò più di umiltà….. e provi solo per un paio di settimane a seguire questa “dieta” prima di parlare a vanvera.
Panzironi ha semplicemente studiato la biochimica sugli stessi testi universitari degli aspiranti futuri medici, ed approfonditi i risultati delle scoperte di questi ultimi anni da parte di emeriti scienziati internazionali. Inizialmente per tentare di capire come risolvere i problemi di salute che lo affliggevano da anni e che la medicina ufficiale aveva fino ad allora fallito. Ottenuto il successo nell’applicare quanto aveva appreso e ritornare così in salute, ha voluto mettere a disposizione di tutti il suo sapere pubblicando il libro. Un lavoro grandioso.Secondo me, anche se non ha il famoso “pezzo di carta” che gli conferisce la “patente” di medico, sicuramente ne sa quanto un medico in materia di nutrizione.
Certo che questo fatto ha scatenato le ire di una buona parte della classe medica che professa il contrario…. mi viene maliziosamente da pensare: forse i corsi di aggiornamento sono tenuti da docenti/ricercatori pagati dalle lobby farmaceutiche che hanno tutto l’interesse che la popolazione sia ammalata? Perchè non c’è apertura di visione? Perchè non rivedere le proprie convinzioni? Perchè non mettersi in discussione ritornando a studiare sui vecchi testi di biochimica ormai dimenticati e tornare a ragionare con la propria testa? Forse troppa presunzione. Qualche medico eticamente onesto lo ha ammesso.Poi mi ha stupito la presa di posizione de il Fatto Alimentare su questo argomento solo perché segnalato da qualcuno e senza prima verificare. Stesso principio usato da “Le Iene”.
Gridiamo tutti “al lupo, al lupo” solo perché Panzironi è un giornalista e non un medico come altri autori delle diete più svariate? E’ questo il motivo? Vi sentite scalzati dalle teorie di un giornalista? Che timore avete? Forse temete le grandi quantità di libri venduti ed il costante aumento dei followes e delle testimonianze di chi è guarito da diverse patologie?Vorrei anche precisare che fare integrazione è una libera scelta e non un obbligo. Io stessa uso alcuni integratori che non sono della Life 120 seguendo però le indicazioni di Panzironi. Altri li ho voluti acquistare per libera scelta. Quindi?
Mi permetto di chiedere al Dott. Antonio Pratesi, che è intervenuto in questo blog con competenza ed autorevolezza, di chiedere un confronto diretto con Adriano Panzironi, così “potrà smascherare questo pseudo-esperto della nutrizione”, e chiarire definitivamente questa diatriba.
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Concordo con il fatto acquisito e confermato che cambiando dieta, nel primo periodo, si ottengono quasi sempre buoni risultati.
Questo è valido anche per un regime dietetico prescritto da un medico dietologo o nutrizionista.
Il problema e la chiave della longevità di cui si parla però non è questo, perché il tema richiede altro approccio più complesso della biochimica fisiologica studiata a scuola e richiede la massima apertura mentale nella ricerca scientifica dei fattori determinanti la corretta replicazione cellulare.
Il tema longevità interessa lo stile di vita di tutta una vita e come qualche ricercatore ha evidenziato (es. Valter Longo), è molto legata alla genetica individuale o di gruppi ristretti come alcuni giapponesi, sardi, montenegrini, ecc.. che condividono genetica e stile di vita.
Molto c’è da studiare, poco si sa e quel poco non va confuso con un regime dietetico dimagrante, di cui tanti professionisti parlano e confliggono tra loro, creando solo confusione.
Non ho notizie di medici scienziati nutrizionisti che siano vissuti più di cent’anni applicando i loro principi dietetici. -
Ancel Keys colui che “scoprì” e coniò per primo il termine “dieta mediterranea” è vissuto 100 anni e 10 mesi.
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Su Keys siamo completamente d’accordo, ma una rondine non fa primavera e di tutti i seguaci odierni pochissimi raccomandano la Mediterranea come lui l’ha definita.
Più che pecore nere, come lei definisce alcuni colleghi, dovremo parlare di mosche bianche in positivo solo per alcuni sparuti ricercatori, di cui lei fa sicuramente parte.
Nonostante il riconoscimento dell’UNESCO e la normalizzazione UNI/PdR 25:2016, a me risulta che nonostante il prezioso patrimonio ereditato dai nostri avi mediterranei, negli ultimi trent’anni solo qualche centinaio di macrobiotici filo giapponesi, abbiano scelto e regolarmente consumato cereali integrali in alternativa alla pasta bianca, legumi in sostituzione delle carni rosse, poco pesce e latticini, molta verdura di stagione e solo frutta locale.
Praticamente la Dieta Mediterranea originale di Keys, in contrapposizione alla pasta-pane-pizza-patate-passato di verdure e bresaola o filetto, naturalmente tutto pesato, della dieta calorica imperante. -
Rispondo alla signora Marusca. I “confronti diretti” alla TV nel campo della nutrizione spesso confondono il pubblico. Le bagarre tra esperti che si contraddicono a vicenda si sono sempre risolte in disastri culturali per la popolazione italiana (a Porta a Porta, Domenica Live…). La nutrizione non è un incontro di Boxe o gossip, ma educazione alla salute.
È vero che la medicina è una scienza in continua evoluzione, ma le nuove scoperte debbono essere vagliate con metodo scientifico rigoroso (peer review). Qui siamo di fronte ad un autodidatta che senza studi formali in biologia, statistica, ricerca, medicina, riprende la vecchia dieta low carb iperproteica (già “confutata” dalla comunità scientifica internazionale) e la ripropone come una panacea curativa per tutti i mali attraverso trasmissioni televisive con annesse televendite di integratori… approfittando dell’ingenuità dei semplici per lucrare.
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Premesso che la paleo dieta è pura follia per la sottoscritta che è vegetariana da 30 anni, voglio cmq far presente che, eccetto i dietisti ed i nutrizionisti, tutti i medici. a cui affidiamo la ns salute ad ogni minima necessità, NON hanno alcuna conoscenza inerente la nutrizione corretta. Propinano consigli dietetici basandosi su conoscenze antiquate e, spesso, già ampiamente smentite dalla scienza (ad es. i latticini fanno bene per l`osteoporosi, tanto per citarne una). Una formazione nutrizionista è fondamentale per potersi prendere cura del paziente, perchè spesso è sufficiente mettere in ordine il tipo di alimentazione ed educare alla stessa, per risolvere piccoli e, a volte, grandi problemi di salute (Barnard per la cura del diabete, per esempio).
Perchè il ns ministero della salute non comincia a formare una classe medica che davvero può educare e sostenere il paziente dalla base, anzichè fare solo gli interessi di Big Pharma??
Esiste una popolazione, gli Hunza, che vive sull`Himalaya e che vive circa 110/130 anni in perfetta salute e in balìa di condizioni ambientali non certo favorevoli. Sono stati studiati a lungo e non praticano certo la paleo dieta… -
Come ha già detto A.Pratesi, la laurea in medicina non prepara in maniera adeguata i medici con i 6 anni di medicina Base, alle scienze della nutrizione. Questo è un punto a sfavore della medicina ufficiale, abbastanza grave. Considerando che i pazienti si rivolgono al proprio medico di base riportando spesso anche problemi concernenti le abitudini alimentari, sarebbe più che doveroso per un medico coscienzioso dare consigli ai propri pazienti anche su uno stile alimentare sano. Pensiamo per es. all’oncologo Veronesi o a Berrino, i quali dopo anni e anni di ricerca e lavoro hanno sempre sostenuto che la carne incide sull’insorgenza dei tumori.
Quando i medici saranno preparati in scienze alimentari allora saranno in grado di confrontarsi con le nuove teorie emergenti… Panzironi ha ragione in parte a dire che zuccheri e carboidrati non fanno bene ; i cereali integrali invece hanno proprietà benefiche e questo lo sostengono anche alcuni oncologi e nutrizionisti esperti; secondo me sbaglia nel consigliare tante proteine animali ! Ci sono oncologi che hanno scritto libri sugli alimenti protettivi delle malattie degenerative…fidiamoci di più di questi. -
Carissimo Roberto ci sarà pur un motivo se sempre più persone nutrono sempre maggiore sfiducia, e/o diffidenza e avversione nei confronti della scienza ufficiale, siamo ormai abituati (purtroppo) a dover subire da persone che i titoli di studio li hanno comprati, non sempre in Albania, persone che hanno titoli e competenze pagate profumatamente da industrie farmaceutiche e/o alimentari. Interessi personali e conflitti di interessi all’interno della classe scientifica e medica sono ormai sotto gli occhi di tutti. La corruzione parte dalla materia prima per finire nelle discariche, troppi gli interessi in gioco, pertanto consiglio una sobria informazione e non crociate, perché la scienza e la tecnica non li riconosciamo come religione e dispensatrici di verità assoluta.
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E’ domenica sera, e sono capitato per caso su questo sito, ho letto con attenzione la lamentela del Sig. Andrea Cocurullo, e noto che nutre una considerevole fiducia ad una Laurea. Speriamo abbia ragione.
Ho poi letto alcune risposte date dal Sig. Antonio Pratesi, è non capisco, visto che ha la competenza di smascerare il sig. Adriano Panzironi perchè non cerca un contraddittorio.
Perchè gli autodidatti devono sempre essere apostrofati come dei ciarlati?I nostri anziani hanno sempre detto:”chi sa fa, chi non sa insegna”
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Già ne parlammo tempo fa caro dottor La Pira
a tentar di fermar la storia si scatena solo ira
e scriver di virtute e conoscenza oggi più non tira.L’ormai vincente taleban la frittata gira
e le crociate e i fondamentalismi ch’ ammira
a chi ha sudato scienza e conoscenza lui rigira.
Oggi per medici e ricercator una brutta aria tira
e al pregiudizio post verità l’algida setta mira
E il santone rancoroso per laurea mancata non certo vira
il suo giudizio irreverente e offende chi a migliorar aspira
sbertucciando tutti i dottor qual venduti alla multinazionale assira
E gonfio di livor fanatico nega al suo bambin vaccin contro la sorte nira -
Sono d’accordo con il dott. Pratesi nel ritenere poco corretta la paleodieta con l’assunzione di integratori (costosi!). Ha poco senso escludere determinati alimenti e poi riempire lo stomaco di integratori, anzichè mangiare un pò di tutto in modo da assumere vitamine e proteine con una dieta varia.
E’ assurdo mangiare tutta quella carne che Panzironi consiglia! Ogni giorno, ma è assurdo, quando oramai l’Oms ritiene pericoloso mangiare carne tutti i giorni! Consiglierei ai seguaci di Panzironi di documentarsi su libri, articoli, video del Prof. Veronesi, o prof.Berrino ….molto più esperti del sopracitato giornalista. -
Sono i medici specializzati e la medicina ufficiale a dover controbattere le teorie del sig. Panzironi che dice di aver fatto copia incolla di quelle che sono le risultante delle scoperte scientifiche . Lui dice che ogni medico conosce queste cose ma non le divulga e che comunque la medicina ufficiale non è in grado di curare e ridurre molte malattie .
Dunque è necessario che personaggi influenti della medicina e scienza prendano posizione sulle teorie di Panzironi che afferma di attingere a piene mani dalla letteratura scientifica .
Se il suddetto giornalista afferma che 100 gr di pasta integrale o meno corrispondono ad 80 gr di zucchero , non importa se lento o veloce , qualcuno deve dire come e quanto viene utilizzato questo . Se non viene utilizzato totalmente evidentemente va a depositarsi da qualche parte no ? Ricordo su la rubrica della Stampa ” Tutto scienze” di qualche anno fa , c’era un articolo che additava ai carboidrati la responsabilità del colesterolo e trigligeridi . Dunque come stanno le cose ? Lasciamo perdere la pseudo laurea e il conflitto di interessi ma le informazioni e i dati divulgati da Panzironi sono veri o no ? Questo deve dire la medicina ufficiale e i giornalisti scientifici . Grazie Giuseppe-
Aggiungo un parere al condivisibile quesito di Giuseppe, sul ruolo dei divulgatori e dei medici specialisti.
Questo del ruolo di divulgatore fedele di studi e ricerche, è un legittimo e apprezzabile compito che contribuisce alla crescita della conoscenza della popolazione.
Che sia un giornalista, oppure un ricercatore che pubblica scrivendo e/o nei modi oggi più diffusi del web, non fa alcuna differenza, purché distingua nettamente la sua personale opinione (oppure di una categoria di persone che condividono le sue opinioni), dalle ricerche scientifiche di riferimento.
Perché un conto è fare il testimonial più o meno interessato alla questione, altro conto è documentare conoscenze scientifiche.
Per ultimo non dimentichiamo mai che siamo unici e che ogni principio scientifico, logico, oppure intuitivo deve fare il conto con la nostra personale costituzione fisica/genetica e l’attuale condizione di salute, che sono individuali e non generalizzabili come fanno Panzironi ed altri dieto-generalisti. -
Sono veri parzialmente e quindi molto manipolati per interessi personali, assolutamente falso e fuorviante mettere pasta e caramelle sullo stesso livello. Importante è che l’apporto calorico sia in rapporto alla costituzione ed attività fisica svolta. Quando si ha una corretta alimentazione (varia e proporzionata al fabbisogno) gli integratori sono inutili se non dannosi. Quando ero un giovane studente di medicina molti medici dicevano ai diabetici non insulino-dipendenti di non mangiare pasta e pane. Inoltre, essendo l’Italia uscita da poco dalla guerra, chi poteva mangiava carne di vitello tutti i giorni, con il benestare della classe medica, che al massimo si lamentava per l’innalzarsi dell’uricemia. Oggi, che sono uno specialista ospedaliero vicino alla pensione rimango perplesso nel constatare quanto il buon senso sia dimenticato e quanto gli organi di controllo non lavorino bene.
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Io seguo questo regime alimentare da 5 mesi e con me la mia famiglia con grandi risultati senza mai comprare gli integratori life 120. È scorretto dire che il regime alimentare life 120 sia basato sulle teorie del giornalista Panzironi. Infatti egli si limita solo a divulgare note evidenze scientifiche come, ad esempio, che la maggior parte delle cellule del corpo utilizzano i grassi come fonte energetica e non gli zuccheri, come, per fare un altro esempio, che vi è una correlazione stretta tra utilizzo di zuccheri (e quindi anche carboidrati in quanto zuccheri complessi) e la comparsa del tumore e ovviamente di malattie quali il diabete… e si potrebbe continuare. La “medicina ufficiale” ammette anch’essa questo spetto ma fa una differenza tra zuccheri raffinati (lo zucchero bianco) e gli zuccheri complessi (carboidrati) quando l’indice glicemico e il carico glicemico di alimenti composti da carboidrati complessi è quasi uguale allo zucchero semplice. Panzironi ha scritto un libro che spiega in modo molto dettagliato e abbastanza semplice il metabolismo umano. Se ci si prende la briga di confrontare quello che è scritto con testi “ufficiali” di biochimica si troverà un completo accordo. Faccio notare che l’uomo soffre di innumerevoli problemi noti dovuti all’uso di carboidrati (contenuti soprattutto in alimenti come pasta, riso, legumi ecc.), vedi diabete, vedi intolleranze, vedi obesità, vedi problemi cardiaci. Lo stesso Berrino, qui citatao, ammette che a un innalzamento dell’indice glicemico, corrisponde un aumento del rischio di tumore. È la medicina che deve casomai spiegare perché continui a promuovere l’uso di tali alimenti perfino ai malati stessi e condanni la carne alla quale non è legata in modo evidente nessuna patologia ma solo vaghi aspetti “pre-cancerogeni” scarsamene dimostrati e possibilmente dovuti solo ai conservanti utilizzati e a problemi individuali di altra origine. È scorretto dire che Panzironi avversa i medici, Nel suo programma ho sentito molto spesso dire di che bisogna tenere informato il medico riguardo cambiamenti di dieta e di non interrompere l’uso di medicine senza il consenso del medico (rimane il fatto che ognuno è padrone del proprio corpo) ed egli stesso sottolinea continuamente di non essere un medico. Fondamentalmente egli continua a ripetere una semplice e ovvia verità: l’alimentazione corretta è determinante per una vita in salute. L’aspetto “rivoluzionario” è la condanna totale degli alimenti ricchi di carboidrati. Panzironi avversa, casomai, un certo tipo di medicina che ormai non fa nient’altro che applicare in maniera acritica i dettami delle case farmaceutiche. Sarebbe falso dire anche che i medici sono ostici nei confronti del suo sistema visto che tra loro sempre più promuovono il regime alimentare life 120 e lo usano attivamente nelle loro cure. I cibi ricchi di carboidrati sono certamente più “comodi”, sono più versatili ed economici e questo è il motivo della loro diffusione, niente a che vedere con la loro salubrità. Infatti le classi più povere sono le più affette da malattie collegate al consumo di zuccheri. Si farebbe un enorme passo in avanti nella salute pubblica facendo campagne per limitare drasticamente l’uso dei carboidrati, naturalmente sarebbe scomodo per chi ci guadagna ma, lentamente, anch’essi potrebbero convertire la loro produzione. In realtà, alla lunga, potrebbe risultare anche più conveniente per il prodotture visto che gli alimenti più proteici sono di solito più costosi. Lo stile life 120 ha anche il grande merito di diffondere una approfondita cultura alimentare. Le diete di solito dicono semplicemente cosa mangiare e fanno riferimento a vaghi studi, ad osservazioni, a statistiche ma non sono supportate in maniera realmente scientifica, cosa che invece fa life 120. Basti dire che il libro in oggetto è un tomo di oltre 700 pagine, tre quarti delle quali spiegano come funzioni il metabolismo umano. Se qualcuno ha dei dubbi lo provi per un po’, eventualmente, se ha dei timori, si faccia fare degli esami medici.
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Aggiungo al mio precedente commento che nella mia esperienza personale nel seguire il regime life 120, non faccio uso di integratori, tranne della vit. C che costa vearmente molto poco (e non compro quella di Panzironi). Risultati sulla salute ne ho avuti tantissimi e li hanno avuti tutti quelli ai quali l’ho consigliata. Non costa niente provarla, né in termini di soldi, né in termini di saluti perché, nel dubbio, potete farvi degli esami se non vi fidate delle vostre sensazioni. È vero che il libro manca di riferimenti che potrebbero essere tranquillamente inseriti, personalmente ho confrontato molte parti di quanto scritto con testi di biochimica trovando una precisa concordanza. È anche vero che ciò che sostiene sono, in fondo, fatti riconosciuti da tempo. Non sono “nuove teorie”.
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Sono veri parzialmente e quindi molto manipolati per interessi personali, assolutamente falso e fuorviante mettere pasta e caramelle sullo stesso livello. Importante è che l’apporto calorico sia in rapporto alla costituzione ed attività fisica svolta. Quando si ha una corretta alimentazione (varia e proporzionata al fabbisogno) gli integratori sono inutili se non dannosi. Quando ero un giovane studente di medicina molti medici dicevano ai diabetici non insulino-dipendenti di non mangiare pasta e pane. Inoltre, essendo l’Italia uscita da poco dalla guerra, chi poteva mangiava carne di vitello tutti i giorni, con il benestare della classe medica, che al massimo si lamentava per l’innalzarsi dell’uricemia. Oggi, che sono uno specialista ospedaliero vicino alla pensione rimango perplesso nel constatare quanto il buon senso sia dimenticato e quanto gli organi di controllo non lavorino bene.
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In ultima ed estrema sintesi medico-scientifico-intuitiva, se riducessimo tutti il diametro dei piatti e le conseguenti quantità delle porzioni, raffinando meno e con meno condimenti grassi che colano, potremo semplificarci la vita, risparmiare mangiando solo quello che consumiamo, ognuno col proprio stile di vita?
Perché mettere in banca denaro arricchisce, ma accumulare zuccheri, grassi e proteine distrugge l’organismo prima nell’immediato, poi anche nel lungo periodo accorciandoci la vita (altro che longevità).
Andrea
È pazzesco notare quanta ignoranza, nonostante le prove a sostegno delle buffonate proposte da questo cialtrone….
Mortifica l’anima e l’intelletto pensare a quante persone, nonostante le passate condanne di personaggi simili, si affidino ancora a buffoni del genere
Vi esorto a scorrere i commenti al video che questo ciarlatano ha postato dopo essere stato sorpreso da Le Iene, forse è più utile che non la condivisione del mio pensiero…
https://www.youtube.com/watch?v=2doQzM2TYc4
Allucinante!
E intanto si vocifera che Wanna Marchi terrà un corso di formazione per studenti (http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/da-televenditrice-a-docente-wanna-marchi-terra-un-corso-di-formazione_3112898-201702a.shtml)
C’è da aggiungere altro?????
Alberto
Wanna Marchi avrà sicuramente truffato delle persone, ma come venditrice televisiva ci sapeva certamente fare e aveva del talento.
Giacché – mi sembra – il suo conto con la giustizia lo ha saldato, credo che non ci sia nulla di male se cerca di rifarsi una vita puntando sulle sue capacità, ovvero insegnando ad altri il mestiere di tele imbonitore (in senso buono).
Con ciò non si intende ovviamente assolverla dalle sue colpe. Tuttavia, insegnare agli altri l’arte della persuasione nelle vendite televisive non è necessariamente un male, né significa automaticamente spingere altri a fare i truffatori.
Ogni strumento, inclusa l’abilità oratoria, può essere bene o male utilizzato, ma quello non dipende dall’insegnamento in sé, ma dalla persona che lo adopera.
matteo
Se vendi gioielli falsi o tappeti mi può anche andare bene ma se vendi prodotti potenzialmente pericolosi per la salute o che possono comunque far deviare gli “imboniti” dai corretti stili alimentari non è truffa ma un crimine ben più grave. E se usi la tua fantastica abilità oratoria per questo sei doppiamente criminale.
Antonio Pratesi
Grazie Andrea e Matteo per le acute osservazioni. La TV è ancor oggi un’arma potente che può plagiare centinaia di migliaia di persone che ragionano in maniera semplice e non hanno gli strumenti cognitivi per potersi difendere.
Alberto
Certamente il promuovere tramite la televisione (o qualsiasi altro mezzo di comunicazione) prodotti dannosi per la salute è Scorretto, ma anche vendere tappeti o gioielli falsi è disonesto, così come – a mio avviso – promuovere lotterie, gratta e vinci o numeri del lotto raccomandando (giusto per salvare le apparenze) di non esagerare! Purtroppo, al giorno d’oggi, ci sono un sacco di pratiche che sono al limite della legalità.
Tuttavia, come ho già scritto, insegnare l’arte della persuasione non è sbagliato di per sé, perché ogni strumento può essere bene o male utilizzato.
Marialuisa
Paragonare poi Panzironi a Wanna Marchi mi sembra solo una cattiveria. In fin dei conti lui dice di non mangiare pane pasta riso patate e legumi. Si può fare anche senza integratori. Avete provato ad eliminare questi alimenti? No? E allora zitti non criticate. Prima provare e poi criticare. Io l’ho fatta questa dieta e sono stata meglio. Panzironi non è laureato? E allora?La farmacista laureata o la dottoressa che ti dà le medicine secondo la percentuale che prende vale forse di più?
Giulia Crepaldi
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità i migliori modelli alimentari per la prevenzione delle malattie croniche sono la dieta mediterranea, la dieta DASH, le diete vegetariane e la dieta tradizionale degli abitanti delle isole di Okinawa, tutti regimi alimentari composti per oltre il 50% da carboidrati. È la scienza a dirlo, non qualche aneddoto o testimonianza: sono stati compiuti numerosi studi di lunga durata e con un elevato numero di soggetti partecipanti per confrontare modelli alimentari differenti e questi sono risultati i migliori.
La dieta iperproteica proposta da Panzironi, così come altre famose diete che escludono i carboidrati, non hanno alcuna evidenza scientifica alla base che provi la loro efficacia nella prevenzione delle malattie.
Si tratta, inoltre, di diete squilibrate sia dal punto di vista dei macronutrienti (carboidrati, grassi, proteine, fibra) che dei micronutrienti (vitamine e minerali), che va nella direzione contraria rispetto a gran parte delle raccomandazioni di tutte le agenzie per la salute pubblica mondiali, che invitano alla riduzione del consumo dei prodotti di origine animale in favore di un aumento dei legumi, sia per la nostra salute che per l’ambiente.
Infine, ricordo che secondo la legge italiana, diete e nutrizione sono di competenza di dietisti, biologi nutrizionisti e medici dietologi, perché sono le uniche persone che hanno le conoscenze per aiutarci a condurre un’alimentazione sana ed equilibrata, senza danni alla nostra salute. Per quale motivo dovremmo rivolgerci a un giornalista?
Raffaele
Se qualcosa di ciò che dice Panzironi non è esatta o è falsa è sufficiente smontarla con dati scientifici e non con accuse che lo infangano. Lui non ha mai detto di essere medico ma un giornalista e non obbliga nessuno ad acquistare gli integratori. Io stesso acquisto integratori che scelgo anche se corrispondono a quelli consigliati da panzironi. La medicina ufficiale ci ha ingannato con falsità su colesterolo, statine e quant’altro e nessuno si meraviglia ma ora tutti contro Panzironi.Confutate ciò che dice e non vi attaccate al fatto che non é un medico. Tutti abbiamo un cervello per ragionare e capire anche se non abbiamo un tittolo al riguardo. Il titanic fu costruto daprofessionisti, l’arca di Noè da dilettanti.
Daniel
Bravo, condivido pienamente. L’ortodossia medica, non solo in campo di alimentazione, rifiuta di confrontarsi sul piano degli argomenti, utilizzando il pulpito scientifico dal quale assume di parlare. Tuttavia, proprio il metodo scientifico impone di assumere come provvisoria ogni verità e di procedere a dimostrare o falsificare ogni teoria diversa da quella accettata, attraverso l’osservazione sperimentale. Poco importa se l’ipotesi di lavoro non venga da un soggetto titolato: per lavorare verso la conoscenza e fare una corretta informazione, occorre scendere nel merito e argomentare, caro dott. Pratesi. Gli argomenti ad hominem fanno pensare, invece, ad una povertà di argomenti da parte sua.
Antonio Pratesi
Già fatto!
Consiglio di rileggere l’articolo e la bibliografia allegata: una dieta ricca di cereali, frutta, verdura e con poca carne è “la più salutare al mondo” (diete mediterranee. vegetariane, di Okinawa, DASH).
Tutto il contrario di quello che sostiene Panzironi!
Prossimamente vedremo di approfondire la dieta Paleo.
Mau
Ci sono interessi in tutti i campi…anche quelli alimentari
Panzironi si limita a fare delle affermazioni che sono scritte su tutti i libri di biologia e fisiologia…
Andateli a leggere e informatevi..
.oppure lasciate ai professoroni cattedratici..
soloni televisivi e non la prerogativa di inbonirvi con tante belle parole prive di fondamento scientifico.
Eleonor
Non avere titoli di studio specifici non vuol dire essere ignoranti. Certamente è più informato di molti medici e nutrizionisti.
alessandro
No, vuol solo dire che ciò che sta facendo è illegale. Lei ci andrebbe su un ponte progettato da uno con la terza media? Io no.
Gerardo
Invece di fare tanta demagogia perché nessuno va a verificare se effettivamente queste diete che eliminando latte glutine e tante schifezze con fruttosio e zuccheri venduti in tutti i supermercati. Di verificare se le persone guariscono oppure no.la medicina ufficiale interviene solo quando stiamo male per darti altri veleni .E non perché ti sei ammalato. Non duce la causa?????
alessandro
La nutrizione umana è prima di tutto una disciplina preventistica: questo commento non ha ragione di esistere.
Peppe
Sono d’accordo con l’autore dell’articolo e guardo con diffidenza personaggi alla Panzironi, ma mi chiedo se non stiamo sfociando anche in un eccesso di accademismo specialistico se, per parlare di un qualcosa ci vuol per forza un pezzo di carta chiamato “titolo di studio”.
Eleonora
Al Bar, con gli amici o i famigliari puoi parlare di tutto anche senza titoli. Ma se in una trasmissione televisiva dispensi consigli sulla salute a migliaia di persone, il minimo che dovresti avere è una laurea in medicina perché i danni che derivano dai tuoi consigli scorretti possono essere anche gravi.
gabriel invernizzi
Per quanto ne so, l’alimentazione chetogenica funziona bene. È sana. L’Harvard medical school tramite il proprio dipartimento di fisiologia ha pubblicato dati e studi interessanti che ne dimostrano salubrità e sicurezza. E, sempre per quanto ne so, abbiamo in Italia una senatrice farmacologa che sostiene l’uso degli OGM e taccia di superstizione e magia delle sane pratiche agricole. Questa signora può pubblicare, usando complici giornalisti di infimo grado, ogni delirante sproloquio. E nessuno dice nulla. Panzironi propone. Questa impone. Mi pare ci sia differenza.
Giulia Crepaldi
Gentile Gabriel,
mi sembra che ci sia una certa confusione.
La dieta chetogenica, attualmente, è raccomandata per il trattamento di alcune patologie come l’epilessia e vi sono studi in corso per l’applicazione in altre condizioni patologiche. Ma è fortemente sconsigliata per altre. Al momento, nessuna linea guida raccomanda la dieta chetogenica per l’alimentazione quotidiana della popolazione generale.
Le opinioni della Senatrice Cattaneo circa il divieto italiano di semina degli OGM non hanno alcuna attinenza con il punto della situazione: Panzironi non può proporre alcun regime dietetico per il semplice fatto che non ha compiuto alcuno studio in merito e non è né medico dietologo, né biologo nutrizionista, né dietista.
PucciniTosca
Quanto mi fido di questi pseudo curatori ?
Zero.
Quanto mi fido dei medici,nutrizionisti ecc…?
Zero.
Tutti sono spinti da interessi personali.
Tutto è il contrario di tutto .
Da chi si affida alle cure dei santoni e anca alla parte di scienza sempre più legata alle multinazionali.
Fate quello che volete voi,ascoltate il vostro corpo e alla vostra energia interiore .
Dobbiamo comunque morire tutti …state sereni e mai schierati .
E poi…fate tutti quel che vi pare e siate felici.
Giovanna Chelini
Panzironi non ha torto, in Italia si esagera con pane,pasta, pizza,e carboitdrati in genere! li ho ridotti al massimo e sto molto meglio. Mi chiedo se forse tutta questa quantita’ di carboidratiche ci invogliano ad acquistare nascondano grossi interessi commerciali .
Giulia Crepaldi
Certo, non bisogna esagerare con l’apporto di carboidrati nella dieta, ma non vanno eliminati completamente. Ancora più importante è la qualità dei carboidrati che introduciamo: vanno limitati gli zuccheri semplici e privilegiati i cereali integrali.
Nando
..l’ ignoranza genera confusione e crociate alimentari, Panzironi nn suggerisce diete, né millanta titoli accademici, se nn si è d’accordo ci si alimenta in piena libertà, nn si infanga la reputazione altrui!
Giulia Crepaldi
È vero, Panzironi, non dice mai di essere un medico, eppure, senza alcuna competenza, propone un regime alimentare e parla di patologie, anche gravi, nel suo programma, che viene anche riproposto su YouTube.
Ricordo che secondo la legge, i professionisti che possono occuparsi di nutrizione umana sono i medici dietologi, i biologi nutrizionisti e i dietisti.
Angelo
Giustissimo
max
Quello che non mi quadra è la quantità: una dieta del 60 70 di carboidrati dovrebbe essere cmq limitata alle 1500 calorie. Non ci riesce praticamente nessuno. Io credo nella dieta mediterranea a patto di pesare tutto. Senno i risultati sono sotto gli occhi di tutti: obesità diffusa!
Antonio Pratesi
Caro Max, l’osservazione è corretta. Con 1500 kcal al giorno e un 60-70% di calorie da carboidrati non riusciamo ad avere una dieta con un adeguato apporto di proteine. E’ necessario salire a 1700 kcal o più. Ma nell’articolo stiamo parlando di normale alimentazione (stile di vita) e non di diete ipocaloriche.
Gli italiani purtroppo non seguono la dieta mediterranea. Introducono troppi grassi (36-37% delle calorie!) e troppo pochi carboidrati (45-46% delle calorie). Quindi per seguire la vera dieta mediterranea dovremmo mangiare più pane-pasta e meno grassi e zuccheri aggiunti! (referenza: LARN 2014)
ezio
Solitamente sono aperto alle proposte dei ricercatori, quando sono interessanti e dotate di nuove fondamenta razionali, studi scientifici anche se pionieristici, rimandi alle antiche e sperimentate tradizioni alimentari e dietetiche, ma un rimando alla longevità dei primi esseri umani cacciatori e raccoglitori è un’evidenza al contrario.
La durata della vita dei primi esseri umani cacciatori, se arrivava a 25 anni ero un successo e non per merito della dieta, ma solo se riuscivano ad alimentarsi di qualsiasi cosa almeno qualche volta a settimana, con un conseguente metabolismo talmente efficiente ed adattivo da potersi nutrire praticamente di tutto senza conseguenze.
I lunghi e frequenti digiuni poi fungevano da rimedio potente nelle patologie di ogni specie, come fanno tutti gli animali liberi quando ammalati.
Con l’avvento dell’agricoltura ed il cibo disponibile quotidianamente, l’eta media di sopravvivenza si è alzata di molto e continua a crescere, anche se con livelli statisticamente elevati di malattie gravi e degenerative nell’ultimo periodo, essendo spesso mantenuti in vita con interventi chirurgici e pesanti trattamenti farmacologici.
Desiderare è umano e funzionale al raggiungimento dello scopo, ma mettere l’asticella a 120 anni, allungando con ogni probabilità l’ultimo periodo di vecchiaia fino ad una quarantina d’anni in convivenza con malattie anche degenerative, non mi sembra una promessa ma quasi una minaccia, se fosse statisticamente realizzabile e non solamente e raramente geneticamente predisposta.
Personalmente ritengo che per allungare la vita serva proseguire nella tendenza evolutiva che ci ha portati alla situazione attuale, in primis la prevenzione diagnostica delle patologie, poi uno stile di vita dinamico ma protetto dai rischi di sopravvivenza di qualsiasi origine (conflitti, clima, isolamento sociale e familiare), una dieta sana (cibo fresco e naturale ben preparato, ma diverso per ogni costituzione ed esigenza nutrizionale) ed ultimo ma per primo, una buona preparazione culturale.
Senza denigrare alcuno, che se motivato da buoni propositi di ricerca ci possa indicare qualche richiamo meglio credibile, con esempi statistici significativi di longevità collegati allo stile alimentare seguito, potremo solo giovarne tutti.
Matteo
scusate ma io l’ho letto il libro e non mi sembra che dica oscenità…anche dal punto di vista alimentare…poi se uno per parlare deve avere i titoli allora siamo a posto…abbiamo esempi di personaggi che avevano i titoli per operare e prescirvere medicine e che hanno fatto i danni alla gente…allora?? il problema è se uno dice cavolate oppure no…a mio parere fino alla pagina 200 sta dicendo tutte cose verificabili scientificamente…prima di scrivere commenti leggete il libro please…
Eleonora
In effetti ha ragione, sino a pagina 200 ha fatto un ottimo copia e incolla da testi di medicina,
il problema è ciò che scrive dopo pagina 200!!!
Francesca Cutrupi
Io seguo la life120 consigliata da Panzironi da diversi mesi, ho abolito tutti i farmaci che dovevo prendere per diverse patologie perché cosi facendo sto molto meglio e non ho più i disturbi che avevo…Non ve li menziono perché non sono fatti di chi scredita le persone senza un ragionevole dubbio. Alla faccia di chi lo sta diffamando…io continuerò anche senza integratori che non mi sono mai stati consigliati.
Vitali Luciano
Quello che contano sono i risultati e la maggior parte delle persone che applicano la Life 120 ottengono ottimi risultati. Inoltre Panzironi è aggiornatissimo sulle ricerche degli scienziati, mentre la maggior parte dei medici e nutrizionisti non sono aggiornati ma raccomandano la solita solfa della dieta mediterranea. Gli ospedali sono pieni di chi applica tale dieta.
anonimo
Premesso che sono d’accordo con il Dr. Pratesi e sulla bontà della dieta mediterranea come regime alimentare corretto ed equilibrato, ritengo però fuorviante parlare di percentuali di carboidrati e di altri macronutrienti anche quando si tratta di diete dimagranti. La parola percentuale lascia automaticamente supporre il lettore che riducendo l’apporto complessivo calorico quotidiano ai fini dimagranti, andrebbero ridotte “proporzionalmente” tutte le quote dei macronutrienti e ciò potrebbe portare a pensare che, per dimagrire, possano essere assunte anche quote di proteine inferiori ai 0,7/0,8 gr. per Kg di peso ideale. Credo che andrebbe specificato chiaramente che le percentuali della dieta mediterranea del 55% o 60% di CHO (carboidrati), sono esatte in caso di alimentazione normale, mentre in caso di diete dimagranti tali percentuali andranno necessariamente ridotte (come andranno ridotte le percentuali di lipidi), in quanto andranno invece mantenuti, come valori assoluti, almeno 0,8 (ma non più di 1,2) gr. di proteine per kg. di peso ideale. Ovviamente riducendo le calorie complessive introdotte, riducendo sia i CHO che i lipidi ma mantenendo costanti le quote di proteine minime necessarie all’equilibrio azotato, appare evidente che le percentuali del 55/60% di CHO verranno necessariamente ridotte.
Antonio Pratesi
Caro collega, concordo con le Tue puntuali osservazioni. Non stiamo parlando di prescrizione dietetica personalizzata ma di linee guida o indicazioni generali per una sana alimentazione di cui possono parlare con competenza sia una Dietista, sia un Biologo che ha studiato la nutrizione umana (è il caso della Dr.ssa Giulia Crepaldi), sia un Medico che ha approfondito la nutrizione.
anonimo
Gentile Sig.ra Crepaldi, mi permetto di precisare che la sua affermazione “secondo la legge, i professionisti che possono occuparsi di nutrizione umana sono i medici dietologi, i biologi nutrizionisti e i dietisti” può lasciare intendere che queste figure siano tutte abilitate ex lege anche a somministrare diete dimagranti cosa che invece, ad oggi, come confermato anche da costante giurisprudenza, è riservata esclusivamente ai medici nonostante quanto accada quotidianamente ed impunemente sotto gli occhi di tutti.
anonimo
Preciso che comunque non sono affatto d’accordo con l’attuale normativa, non ritengo affatto sufficiente una laurea in medicina (come tanto meno lo è una laurea in biologia), per poter somministrare diete alimentari personalizzate. Mi auguro che la materia venga rivista dal legislatore prevedendo un percorso formativo di specializzazione obbligatorio a cui possano accedere tutti i professionisti sanitari. Ritengo possa essere più preparato un biologo/farmacista/chimico/ecc con due anni di specializzazione in nutrizione alimentare che un medico generico in possesso di sola laurea.
Antonio Pratesi
Sono perfettamente d’accordo. La laurea in medicina non prepara nel campo della nutrizione/dietetica e neppure ad affrontare seriamente il problema obesità … e probabilmente questa impreparazione ha permesso a personaggi come Panzironi, Lemme, Mozzi, Ducan di prosperare senza che i medici siano capaci di indignarsi e reagire.
fabrizio_caiofabricius
Ecco appunto, da questi demenziali commenti già si respira l’aria di un drammatico CIALTRONEVO.
Cara Crepaldi, grazie perché prova a far pacatamente ragionare con metodo concreto e scientifico, ma la voglia di superstizione forcaiola vendicativa contro l’estblshment è ormai storicamente intrattenibile e va maturando un tristo ritorno al medioevo che, magra consolazione, colpirà per primo i tanti neo-adepti a queste sette tanto intransigenti quanto orgogliosamente ignoranti
Marcello Panzironi
La verita’ sta nei risultati, provate per un mese e vedrete i risultati https://www.youtube.com/watch?v=rWVW32TeiE4
Antonio Pratesi
In realtà le cose non stanno così! In un mese – qualunque sia il modello alimentare seguito – dieta paleo o vegana, onnivora con pasti sostitutivi, ipocalorica equilibrata ecc.… si può perdere peso (dai 3-5 Kg o più). E tutte le persone in genere quando perdono peso hanno una sensazione di benessere e si convincono che la dieta che stanno seguendo (qualunque essa sia) sia quella giusta!
Il problema è diverso: cosa succede nel lungo termine seguendo un determinato stile alimentare? Una arteria si chiude in anni (infarto del miocardio, ictus…), un tumore si sviluppa in diversi anni. Le migliori evidenze che noi abbiamo (“la verità” come dice lei) indicano che le diete di tipo mediterraneo e le diete vegetariane sono le migliori in assoluto! (ho allegato le referenze) Nessuna evidenza che una dieta di tipo paleo possa farci raggiungere i 120 anni! (vi prego di fornire le evidenze se le avete)
State giocando con la buona fede delle persone e state mettendo a rischio la loro salute.