“Il cancro a digiuno” l’ultimo libro di Valter Longo: pros & cons
Commento di un esperto di nutrizione e cancro alla mia recensione (tratto dal Fatto Alimentare):
“Buongiorno, sono dott Laura Palli, nutrizionista oncologico con clinica in Svizzera e licenza in USA. Sono scandalizzata da come il caro Phd Longo che conosco causa congressi insieme, etc, abbia preso questa direzione , e su pazienti oncologici che sappiamo già’ fragili e fragilizzati. Primo Longo e’ un chimico, non un nutrizionista , e ha visto solo laboratori e topi. Certamente fatto lavori egregi sull’anti aging, ma sempre e solo sui topi. Questo kit a livello scientifico e’ uno scandalo e pericoloso per i pazienti. Certamente ci sono meccanismi fisiologici per cui una cellula tumorale si sviluppa e rafforza solo con eccessi alimentari, IGF , citochine stati infiammatori picchi glicemici etc. Ma su un paziente oncologico, sotto terapia , in situazione di catabolismo, proporre una settimana di verdure liofilizzate senza piu’ nessun valore nutritivo, vuol dire accelerare il catabolismo già’ in atto, creare problemi a livello muscolare osseo immunologico. E’ solo ed esclusivamente commercio e dovrebbe essere proposto cosi’, non come scientifico, perché’ di scientifico e contro il cancro, c’e eventualmente solo uno stile di vita alimentare e non solo , a 360° e quotidiano, ben piu’ complesso della bustina proposta dal Phd Longo. Niente contro all’idea di terminare la carriera in bellezza economica, ma farlo passare per metodo scientifico proprio no. E’ pericolosissimo su pazienti oncologici , ben sapendo che già’ lottiamo perché’ il 70-75% di loro nel mondo soffre di malnutrizione. Sappiamo anche che nel mondo il paziente oncologico e’ fra gli ammalati piu’ disposto a credere a tutte le fake news, metodi uno peggio dell’altro per uscire dalla malattia.. Non si puo’ giocare a mio avviso su questo. Questo kit e’ inutile e pericoloso. Grazie per l’articolo. Il libro vuole solo validare il kit, con un titolo per vendere . Solo commercio, nessuna scienza ed ancora lontanissimi da qualche cosa che si possa definire scienza a livello nutrizionale. Distinti saluti Dott Laura Palli – Florida USA”
Articolo tratto dal Fatto Alimentare ©
“Il cancro a digiuno” è l’ultimo libro di Valter Longo che però non piace a tutti. Il commento di Antonio Pratesi
“È possibile curare il cancro con il digiuno?” La risposta è no, perché “il digiuno non è in grado di curare il cancro!” Si tratta di una doverosa premessa che dovrebbe essere sempre presente nelle recensioni dell’ultimo libro di Valter Longo ‘Il cancro a digiuno’, perché c’è il rischio reale che milioni di malati di cancro in Italia (miliardi nel mondo) già malnutriti e disperati, possano decidere autonomamente di digiunare peggiorando il loro stato di salute.
Il libro focalizza l’attenzione sulla possibilità attraverso il digiuno (cioè assunzione di sola acqua e nessun cibo), oppure attraverso la dieta mima digiuno di Valter Longo, di potenziare e quindi migliorare i risultati delle cure convenzionali (chemio e immunoterapia). Alla base del ragionamento c’è il concetto che le cellule normali possiedono un interruttore (oncogene) che in situazioni di carenza di cibo blocca la loro crescita. Le cellule sane hanno un determinato numero di replicazioni cellulari, dopodiché muoiono. Le cellule tumorali invece hanno perso la capacità di regolare la crescita per cui la replicazione è continua. Il loro oncogene è bloccato nella posizione ‘sempre acceso’. Quindi in condizioni di digiuno le cellule normali rallentano o si fermano per sopravvivere, mentre le cellule tumorali continuano a crescere e a cercare cibo e quindi risultano vulnerabili ai chemioterapici che noi diamo. In questa situazione (ottimale) i farmaci chemioterapici agiscono sulle cellule tumorali metabolicamente attive senza intaccare le cellule sane (come ‘ibernate’ grazie al digiuno). Nell’uomo, in numerosi tipi di tumore, si è dimostrato che questo approccio è in grado di colpire in maniera più efficace i tumori limitando gli effetti collaterali.
Nel libro di Valter Longo molti oncologi hanno collaborato con la stesura dei numerosi capitoli in cui si descrivono gli interessanti risultati delle terapie standard abbinate al digiuno: tumore alla mammella, tumori ginecologici, prostata, colon-retto, polmone, sangue, sistema nervoso, melanoma e rene. Alla fine di ogni capitolo c’è però una pagina che viene proposta ripetutamente, in cui si mette in guardia il lettore: “Attenzione i dati descritti in questo libro sono ottenuti in animali e studi clinici non ancora conclusivi. Di conseguenza si consiglia di intraprendere cicli di dieta mima digiuno SOLO in seguito alla valutazione e sotto la supervisione del proprio medico specialista e preferibilmente l’oncologo. Questo permette di prevenire la malnutrizione, fattore prognostico negativo nelle patologie acute e croniche.” L’autore ripete la necessità di un approccio multidisciplinare che vede collaborare assieme all’oncologo, biologi molecolari, nutrizionisti e, quando possibile, psicologi. Si forniscono inoltre link alle fondazioni www.createcures.org negli USA e www.fondazionevalterlongo.org in Italia, dove si possono trovare molte risorse e contatti per avere supporto e assistenza gratuita per coloro che soffrono di tumore e altre patologie. Longo conferma che purtroppo i medici hanno un approccio ‘farmaco centrico’, lo studio della nutrizione non fa parte del loro background culturale. Si limitano generalmente a consigliare ai malati di seguire una dieta libera e ricca per evitare la malnutrizione.
Per prevenire i tumori l’autore suggerisce una dieta prevalentemente vegana evitando il più possibile gli alimenti di origine animale e assumendo pesci 2-3 volte la settimana (salmone, acciughe, sardine, merluzzo, orata, trota, vongole e gamberi). Limitare l’ingestione di proteine (0,8 g/kg/giorno di peso corporeo) preferendo quelle di origine vegetale come legumi, semi oleaginosi (semi di zucca, sesamo, lino), frutta a guscio (noci) e pesce a basso contenuto di mercurio. Se si ha più di 65 anni è bene incrementare lievemente la quantità di proteine per preservare la massa muscolare aggiungendo una maggiore quantità di pesce, uova, carne bianca e prodotti derivati del latte di capra e pecora. Ridurre al minimo i grassi saturi di origine animale (carni e formaggi) e vegetale; ridurre al minimo gli zuccheri preferendo carboidrati complessi (amidi da cereali integrali); assumere generose quantità di verdure (pomodori, broccoli, carote, legumi, ecc.), olio di oliva (3 cucchiai al giorno) e noci (28 g al giorno).
Si consiglia di prendere un integratore multivitaminico ogni 3 giorni e di assumere da 2 a 3 pasti al giorno. Se si è in sovrappeso 2 pasti al giorno: colazione e o pranzo o cena più uno spuntino con meno di 5 g di zuccheri (circa 100 kcal). Limitare i pasti ad un arco temporale di 12 ore e mantenere quindi un digiuno notturno di 12 ore. Prendere in considerazione di praticare la dieta mima digiuno (5 giorni di digiuno in cui si assumono 1.100 kcal il primo giorno e 800 gli altri giorni) dalle 2 alle 12 volte all’anno. Optare per cibi preferenzialmente biologici. Sono permessi inoltre 3-5 bicchieri di vino (preferibilmente rosso) o birra la settimana. Quest’ultima indicazione non è in linea con le indicazioni della WCRF che indica in zero la quantità di alcol per prevenire i tumori.
Bello è il capitolo dedicato all’attività fisica che è uno strumento molto potente nelle nostre mani per prevenire tumori e recidive. Due concetti interessanti sono espressi all’interno del libro di Valter Longo.
1) “Mangiare molto e spesso non è un problema se la gran parte di ciò che si mangia proviene da una dieta vegana o pescetariana a basso contenuto di zuccheri”(pag 69);
2) Le industrie alimentari traggono vantaggio dalla “confusione informativa” che di fatto protegge dalle critiche il cibo non sano. Le industrie pagano centinaia di consulenti appartenenti al mondo accademico e riescono ad esercitare una grande influenza sui media attraverso la pubblicità, nella quale hanno la parte del leone. Il risultato è che non si capisce più quali siano i cibi sani o meno.
Criticità: non viene fatta alcuna distinzione tra zuccheri semplici liberi aggiunti agli alimenti e gli zuccheri naturali presenti ad esempio nella frutta che è poco nominata nel libro (nel primo libro di Valter Longo si consigliava non più di un frutto al giorno). Inoltre, nonostante si dica che la dieta dovrebbe avere un 60 % di calorie da carboidrati (su 2.000 kcal giornaliere almeno 1.200 dovrebbero arrivare da carboidrati) nel libro l’autore consiglia di assumere piccole quantità di pane, patate e pasta! Le Linee Guida Italiane per una sana alimentazione del 2018 (pag 194) così scrivono: “I primi test sull’uomo non confermano che il ‘mima-digiuno’ modifichi favorevolmente gli indicatori di patologia, tra cui i parametri infiammatori. Infatti, i risultati ottenuti sugli animali da esperimento, in laboratorio, in condizioni controllate non sono confermati negli studi di intervento sull’uomo” e ancora “i consigli di limitare fortemente il consumo di frutta, pane e pasta” … appaiono… “meno condivisibili e senza alcuna base scientifica”.
Occorre ricordare che Valter Longo ha fondato un’azienda che produce il kit mima digiuno, una sorta di cofanetto con tutti gli alimenti da assumere durante i 5 giorni in cui si segue la dieta mima digiuno da lui creata. Nel 2020 il kit era stato già venduto a 200 mila persone come scrivono loro in una lettera alla nostra redazione , a un prezzo di 199 euro l’uno (circa 40 milioni di euro). Il kit mima digiuno attualmente è ampiamente pubblicizzato tramite il web ad un prezzo ridotto (169 euro circa), e chiunque può comperarlo. Teoricamente anche una ragazza con disturbi del comportamento alimentare può farsi recapitare a casa il kit mima digiuno. L’autore afferma che i guadagni dalla vendita dei suoi libri e del kit mima digiuno vanno in ricerca e in beneficenza. È normale che qualunque ricercatore porti avanti tesi che rispecchiano le sue linee di ricerca indicando cosa, secondo lui, sia opportuno mangiare o meno. Gli studi di Longo sono interessanti e promettenti per il futuro però non dobbiamo dimenticare che dovranno essere confermati e accettati dalla comunità scientifica. Nel frattempo è prudente far riferimento a linee guida che sono state prodotte non da uno, ma da centinaia di scienziati: le linee guida della WHO (World Health Organization), del WCRF (World Cancer Research Found) e le Linee Guida per una sana alimentazione italiana.
By permission del Fatto Alimentare ©
Gina
Non so se sia giusto o no fare il digiuno in questi casi.
Ma avete mai fatto caso che perdendo un peso superiore ai 5 Kg , le persone oltre a sentirsi e vedersi meglio , affermano che quel dolore al ginocchio , o quel mal di schiena cosi’ lancinante ,sembra si attutiscano ? Alcuni hanno dichiarato che i dolori siano letteralmente scomparsi.
Perdendo peso infatti accade che la ” sintomatologia” di un infiammazione cronica possa diminuire considerevolmente.
Ricordiamoci che il cancro nasce sempre da un infiammazione,che i controlli sono fondamentali , che il riposo,la serenita’,un sistema immunitario da salvaguardare e rinforzare , e un alimentazione prettamente vegetale risultano avere un ruolo predominante per la ripresa .
Abbandonate le corse in mezzo altraffico,lo stress e tutto cio’ che puo’ affaticarvi.
Andate al mare o in montagna e lasciatevi coccolare da chi vi vuole molto bene.
Silvia
Buongiorno, penso che quello che lei afferma sia abbastanza riduttivo, in ambito medico non vale la proprietà transitiva, cioè ai tumori è sicuramente associata infiammazione, ma non è che l’infiammazione genera neoplasie. Così come molte “patologie” di cui diciamo di soffrire, derivano da una nostra auto diagnosi, così se ne siamo convinti ci auto diagnostichiamo anche la guarigione, senza un referto di uno specialista o anche del semplice medico curante nulla ha valore (senza considerare l’effetto placebo della nostra mente). Ultima puntualizzazione, la parola dimagrire vuole dire perdere massa grassa, che è ben diverso dal perdere peso, la prima cosa è auspicabile in chi ha un BMI superiore a 24,9 kg/m2 mente la perdita di peso è sempre da evitare. Dovremmo riscoprire la buona abitudine di occuparci (bene) delle cose di cui abbiamo competenza.
Per quanto riguarda la recensione del Dott. Pratesi la trovo appropriata e coincisa come sempre.
Silvia B.
Gina
Signora Silvia ,buongiorno.
Purtroppo le riconfermo cio’ che ho scritto.
Non solo ai tumori e’ sicuramente associata un infiammazione ,caratteristica condivisa da molti tumori.,ma le aggiungo che piu’ del 20% delle neoplasie e’ addirittura indotto o aggravato da uno stato infiammatorio .(Ossia cio’ che lei ha negato)
La gastrite ,la colite o la bronchite sono solo alcuni stati infiammatori associati al tumore allo stomaco ,al colon ,e ai polmoni. Parli con un oncologo e vedra che trovera’ conferma di cio’.
Per le molte “patologie” di cui la gente soffre non parlavo certo di autodiagnosi , ne’ di autoguarigione,ne’ di effetto placebo, ma di riscontri verificabili .
E’ risaputo ad esempio che una semplice patologia come il reflusso gastroesofageo viene ridotto in molte persone che perdono un bel po’ di peso ,fino quasi a scomparire.Che un infiammazione ad un ginocchio trova anche giovamento nella perdita di peso ecc..ecc..ecc..
Per cio’ che riguarda la parola dimagrire sono daccordo con lei.Vuol dire perdere massa grassa ,ma converra’ con me che esistono anche persone che non hanno bisogno di perdere massa grassa perche’ gia magri e magari perdono peso solo perche’ trattengono liquidi non drenati dal corpo.
Oppure pensi alle persone anziane che perdono peso perche’ soffrono di sarcopenia e quindi perdono solo massa muscolaree quindi peso.
Ha ragione anche sull ‘ultima frase che ha scritto.
Dovremmo riscoprire la buona abitudine di occuparci( bene ) delle cose di cui abbiamo competenza.
Le auguro una buona giornata.
peppino
“Ricordiamoci che il cancro nasce sempre da un infiammazione”
“ma le aggiungo che piu’ del 20% delle neoplasie e’ addirittura indotto o aggravato da uno stato infiammatorio”
Quale sarebbe la sua posizione dunque? Il cancro nasce SEMPRE da infiammazione o solo in qualche caso? I rilievi che Le ha mosso Silvia mi sembrano ineccepibili (eccetto il piccolo errore sulla “proprietà transitiva”, trattandosi nel caso in esame di proprietà simmetrica…).
Mary
X Silvia. La perdita di peso è sempre da evitare?? E perché scusa?? I soggetti che hanno qualche kg in più è anche giusto che lo perdano facendo qualche camminata in + e mangiando meno.
andrea
Chissà se un biologo avrà dimostrato scientificamente il sistema nutrizionale che propone tramite libri da lui scritti e prodotti alimentari da lui prodotti e venduti. Chissà.
gianni
Auguro al signor Valter Longo di ottenere dalle ricerche in corso e da quelle future tutti i riscontri necessari per sviluppare e perfezionare le sue teorie scientifiche……invece sono indispettito da questi kit a vendita libera, era meglio se prima dimostrava il valore delle sue idee, varrebbe la pena di farci un articolo ben dettagliato per capire cosa effettivamente contengono e soprattutto perchè uno scienziato diventi anche un venditore……non promette niente di buono e per concludere le critiche come si fa a curare qualcosa concentrandosi su pochi giorni e lasciando indeterminati tutti gli altri giorni dell’anno?
Comunque dato che la dieta “perfetta” non esiste (per citarne una che mi piace si fa presto a dire “mediterranea” ma intanto non è il mantello dell’immortalità e poi ci sono parecchi parametri da spiegare molto bene sia qualitativi che quantitativi) a parte alcuni svarioni sul vino e sul caffè, per me censurabili, sono favorevole a molte delle idee espresse in particolare la limitazione controllata delle proteine meglio se vegetali, alla limitazione di pane e pasta e alla forte limitazione degli zuccheri; imoltre mi sembra che l’osservazione che le cellule tumorali non riescono a nutrirsi di corpi chetonici sia consolidata.
Per precisare, i carboidrati si trovano in consistenti quantità anche nelle verdure……capisco che dire a un italiano di mangiare poca pasta/ pane e similari sembra un sacrilegio ma se non si vuole sballare con le calorie bisogna ricorrere a cibi alternativi che di zuccheri ne forniscono pochi e invece danno molti altri micronutrienti utili.
Concettualmente poi noi tendiamo a mettere insieme frutta e verdura come un binomio paritario ma bisognerebbe precisare che quantitativamente la frutta dovrebbe rappresentare nell’arco di un anno solare solo un quarto circa dell’accoppiata, salvo ovviamente alcuni periodi dell’anno molto ricchi di raccolti, perchè è sacrosanto che gli zuccheri della frutta sono molto migliori di quelli aggiunti e dei dolcificanti ma è un suicidio esagerare continuativamente a causa del nostro palato, da rieducare, che è ormai schiavo del gusto dolce.
Parafrasando il tenente Colombo, molti fili del ragionamento di Longo si annodano bene……invece per fare una critica anche alle migliaia di scienziati alimentari imperanti mi piacerebbe sapere chi è che scrive le linee guida delle diete ospedaliere in vigore attualmente, giusto per sapere di chi parlare male.
Allargando poi lo sguardo sul mondo vorrei ricordare a chi critica queste nuove impostazioni teoriche e alle autorità sanitarie che nonostante gli sforzi profusi nel compito la situazione globale non sembra sotto controllo, tenendo presente che nei paesi in via di sviluppo i tassi di malattia oncologica sono in rapida e controintuitiva ascesa.
———https://www.airc.it/news/i-numeri-del-cancro-fotografia-dal-mondo
A livello globale, una persona su 5 svilupperà un tumore nel corso della propria vita. Lo dicono gli autori del rapporto dal titolo “Global Cancer Statistics 2020”, prodotto in collaborazione dall’American Cancer Society (ACS) e dall’International Agency for Research on Cancer (IARC). Nel rapporto sono analizzati i dati relativi a 36 (nemmeno tutti quelli conosciuti) tumori in 185 diversi Paesi del mondo.
Secondo quanto si legge sulle pagine della rivista CA: A Cancer Journal for Clinicians, dove è stato pubblicato il documento, nel 2020 i nuovi casi di tumore nel mondo sono stati circa 19,3 milioni e i decessi a causa della malattia circa 10 milioni (Più del 50 percento circa).——–
Al di là della fastidiosa imprecisione (tumore e cancro non sono la stessa cosa) i numeri sono spaventosi e le nuove idee dovrebbero essere ben accette , ovviamente da verificare con urgenza ma da non denigrare prima del tempo.
Gina
Bravo Gianni, non posso che concordare
Luisa
Inoltre, nonostante si dica che la dieta dovrebbe avere un 60 % di calorie da carboidrati (su 2.000 kcal giornaliere almeno 1.200 dovrebbero arrivare da carboidrati) nel libro l’autore consiglia di assumere piccole quantità di pane, patate e pasta!
Sarà che vanno consumati cereali??? Magari integrali?
Non era questa la base della dieta dei nostri nonni, in tutto il mondo? Oltre a mais riso e grano ce ne sono tanti altri
gianni
Senza voler nulla togliere alle opinioni altrui e alle informazioni sempre nuove che escono dalle ricerche tra continue conferme e smentite di esperti, il legame tra infiammazione e tumore/cancro è accertato in moltissimi casi, non oso definire la percentuale ma mi viene da dire un “quasi sempre”…
http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=24934&fr=n
In generale, un processo infiammatorio si scatena quando l’organismo deve difendersi da agenti e situazioni che possono arrecare danno alle cellule e ai tessuti. Nei tumori l’infiammazione è quasi sempre presente. Nel cancro, da un lato la presenza di cellule tumorali scatena la risposta infiammatoria che cerca di arginarne la crescita; dall’altro lato il contesto infiammatorio getta benzina sul fuoco della malignità, alimentando e potenziando l’aggressività del tumore e la disseminazione delle metastasi. Non è un caso, infatti, che molte malattie infiammatorie croniche come il morbo di Chron, le epatiti o le infiammazioni dei polmoni dovute all’esposizione all’amianto, oltre a causare danni specifici, possono aumentare il rischio del paziente di sviluppare una malattia tumorale.
Questo studio è stato realizzato grazie al fondamentale sostegno dell’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (AIRC).
https://www.humanitas.it/news/tumori-e-infiammazione-scoperta-una-via-da-cui-passano-i-guardiani-corrotti-del-sistema-immunitario/
Una caratteristica tipica del cancro è sfuggire alle difese immunitarie e creare attorno a sé un microambiente infiammatorio ideale per la crescita e la proliferazione del tumore. L’attenzione al microambiente che circonda le cellule tumorali ha portato a chiedersi: quali meccanismi consentono ad alcune cellule infiammatorie presenti all’interno dei tumori di diventare dei “guardiani corrotti” che non solo non bloccano il tumore, ma collaborano alla sua crescita?
Lo studio pre-clinico sui sarcomi condotto dai ricercatori Humanitas con il sostegno di AIRC, Ministero della Salute e Fondazione Cariplo, i cui risultati sono stati pubblicati su Nature Cancer, chiarisce uno di questi meccanismi.
I risultati dello studio
“Siamo partiti studiando il complemento, una vera e propria cascata di molecole dell’immunità e dell’infiammazione che si attiva nei tumori quando vengono riconosciute cellule anomale. Il complemento è una componente dell’infiammazione promotrice del tumore. Abbiamo scoperto che una molecola del complemento, C3a, e il suo recettore, C3aR, svolgono un ruolo cruciale nel reclutare guardiani e nel corromperli.”
Dott Laura Palli
Buongiorno, sono dott Laura Palli, nutrizionista oncologico con clinica in Svizzera e licenza in USA. Sono scandalizzata da come il caro Phd Longo che conosco causa congressi insieme, etc, abbia preso questa direzione , e su pazienti oncologici che sappiamo già’ fragili e fragilizzati. Primo Longo e’ un chimico, non un nutrizionista , e ha visto solo laboratori e topi. Certamente fatto lavori egregi sull’anti aging, ma sempre e solo sui topi. Questo kit a livello scientifico e’ uno scandalo e pericoloso per i pazienti. Certamente ci sono meccanismi fisiologici per cui una cellula tumorale si sviluppa e rafforza solo con eccessi alimentari, IGF , citochine stati infiammatori picchi glicemici etc. Ma su un paziente oncologico, sotto terapia , in situazione di catabolismo, proporre una settimana di verdure liofilizzate senza piu’ nessun valore nutritivo, vuol dire accelerare il catabolismo già’ in atto, creare problemi a livello muscolare osseo immunologico. E’ solo ed esclusivamente commercio e dovrebbe essere proposto cosi’, non come scientifico, perché’ di scientifico e contro il cancro, c’e eventualmente solo uno stile di vita alimentare e non solo , a 360° e quotidiano, ben piu’ complesso della bustina proposta dal Phd Longo. Niente contro all’idea di terminare la carriera in bellezza economica, ma farlo passare per metodo scientifico proprio no. E’ pericolosissimo su pazienti oncologici , ben sapendo che già’ lottiamo perché’ il 70-75% di loro nel mondo soffre di malnutrizione. Sappiamo anche che nel mondo il paziente oncologico e’ fra gli ammalati piu’ disposto a credere a tutte le fake news, metodi uno peggio dell’altro per uscire dalla malattia.. Non si puo’ giocare a mio avviso su questo. Questo kit e’ inutile e pericoloso. Grazie per l’articolo. Il libro vuole solo validare il kit, con un titolo per vendere . Solo commercio, nessuna scienza ed ancora lontanissimi da qualche cosa che si possa definire scienza a livello nutrizionale. Distinti saluti Dott Laura Palli – Florida USA
gianni
Mi incuriosisce la riga sulle “verdure liofilizzate senza più nessun valore nutritivo”.
La dottoressa ha una pagina F……. che titola più o meno “mangiamo bene per affamare il cancro” con una foto che inquadra delle crucifere, molto interessante ….mi piacerebbe conoscere la sua posizione sull’utilizzo della carne.
Laura Palli
Caro Gianni, rispondo velocemente non potendo certo fare il giro totale del soggetto vista la vastità’. Si, porto avanti un gruppo Facebook ereditato , non creato da zero da me, quindi anche la foto esisteva ed era scelta dalla fondatrice e creatrice , paziente oncologico metastatico purtroppo deceduta. Non cambio nulla per un certo rispetto. Le cellule tumorali certo hanno bisogno di trovare una situazione metabolica a loro favorevole per lo sviluppo, ma se la creano anche … Cosi’ come – poi dipende da mille varianti tipi tumorali ki67 aggressività’ mutazioni etc etc , ad un certo punto le cellule tumorali possono arrivare a nutrirsi di qualsiasi sostanza, prendendo direttamente dal corpo del paziente , non per niente un paziente terminale e’ cachettico. Quindi potrebbe anche bere solo acqua, le cellule finche’ ci sono un po’ di muscoli ed ossa, nutrimento ne avranno purtroppo. Riguardo la domanda specifica, uno scientifico non ha opinioni personali ma studia applica ed in medicina e nutrizione medica ci sono le evidenze. Certamente eccessi da fonti animali sono dannosissimi/ ma non solo , anche un eccesso di fibra porta a malnutrizione / ma gli alimenti di origine animale ( pesce carne bianca uova parmigiano reggiano ed un po’ di formaggio di capra/pecora – in caso specifici ogni tanto un po’ di carne rossa, non certo le carni trasformate ed i salumi, quelli sono x natale ) sono indispensabili nella misura di max 0,8 grammi kg peso ( tranne situazioni di febbre infezioni chirurgie etc ) sono indispensabili non solo per l’apporto proteico ad alta biodisponibilita’ senza equivalenza, ma soprattutto per non avere gravi carenze vitaminiche di sali minerali e grassi essenziali. La scienza ha fatti e non opinioni. Filosofia etica religioni sono tutte cose validissime ed interessanti ma siamo in altri campi. Comunque piuttosto del liofilizzato, una bella vellutata fatta con verdure fresche, poca acqua, un filo di olio evoo e’ l’ideale e con alti valori nutritivi sotto chemio, con diciamo anche dei costi sostenibili per tutti. Dott Laura
gianni
Grazie, molto gentile.
Personalmente, da inesperto nel campo oncologico ..e spero di rimanere tale, ritengo che l’apporto di proteine possa essere anche leggermente inferiore senza pregiudicare l’equilibrio, ma ritengo la sua risposta molto equilibrata e chiarificante. Grazie di nuovo.
Paola C.
Visto che i campi in questo periodo autunnale sono coloratissimi di splendide zucche, perche’ non imparare a concedersi una calda vellutata ad ogni” rintocco di autunno della propria esistenza “????????
Concedersi la vellutata di verdure durante la chemio , magari dopo una vita Ke il corpo ha fatto man bassa del dolore infinito di altri esseri viventi ,serve davvero a ben poco.
La vellutata di zucca e’ calda , buona, dolce, cremosa . Soltamente viene associata a crostini di pane tostato ed e’ ricca di molte proprieta’ ,povera di calorie ,ma piena di vitamine A,B C ed E ,sali minerali ,quali calcio ,fosforo potassio ,selenio ,magnesio e antiossidanti .
Ha proprieta’ diuretiche,depurative , calmanti e rilassanti nei momenti di stress o se si soffre di insonnia , cistite.Poiche’ ricca di antiossidanti e’ utile a contrastare i processi di invecchiamento e nella prevenzione al cancro.
Paolo Rasi
Buongiorno dott Palli, sono pienamente d’accordo con lei sulla pericolosità di pubblicizzare un kit del digiuno per pazienti oncologici facendo credere che sia supportato da studi scientifici. Infatti leggendo i lavori del PhD Longo mi sono accorto che nei suoi studi il digiuno di 2 giorni solo acqua o 4 giorni con la dieta mima digiuno causa una perdita di peso del 20% in topi normopeso. Inoltre si osserva anche una forte riduzione della glicemia, circa il 50% (ipoglicemia?), e dell’IGF1b (circa il 75%), oltre ad una marcata riduzione degli ormoni tiroidei. Una variazione cosi marcata di tali marker metabolici, dovuta al digiuno solo acqua di 48-60 ore, risulta essere letale nel topo mentre nell’uomo si osservano delle variazioni cosi drammatiche di tali parametri solo in persone malnutrite o anoressiche. Pertanto è chiaro che il digiuno di 1 giorno nel topo non è paragonabile ad 1 giorno di digiuno nel topo. Infatti la dieta mima digiuno (5 giorni) nell’uomo causa una riduzione di peso del 4/5%, una riduzione della glicemia del 10% e dell’IGFI del 20/30%. Un uomo per raggiungere una riduzione cosi netta di tali parametri, riscontrati nel topo, dovrebbe digiunare per almeno per ¾ settimane. Per aggiunta non viene mai fatta menzione della possibile tossicità cardiaca e vascolare da parte dei corpi chetonici nell’uomo essendo inoltre questa condizione difficilmente riproducibile nel topo. I risultati preclinici del dott Longo sono effetto del digiuno o di una forte malnutrizione? Tali lanci pubblicitari sono soltanto una questione di business? E’ strano che il mondo scientifico non si sia posto tale domanda e non si sia pronunciato in merito, considerando la pericolosità di certe affermazioni. La ringrazio per la sua chiarezza.
Laura Palli
Gentilissimo Paolo Rasi, grazie per il suo commento che condivido pienamente clinicamente e scientificamente. Come perfettamente scrive , il digiuno porta a dei cambiamenti fisiologici fisiochimici e metabolici molto importante con effetti sistemici che possono essere gravissimi anche su persone perfettamente sane . Inoltre oggi si sta rilevando sempre piu’ come in caso di diete dimagranti/digiuni molto moda e con nessuna scientificita’ a diretta contribuzione e’ messa la massa muscolare – e come lei scrive non dimentichiamo che il cuore e’ un muscolo – con perdita netta e rapidissima di massa muscolare ed ossea. Ma la massa grassa resta , cosa che nelle persone sane porta all’effetto yo-yo. Ma anche nel topo. Molto interessante sapere che ratti obesi sono morti di denutrizione con una composizione corporea che resta sempre di tipo obeso. Quindi un uomo – ed ancora parliamo di soggetti perfettamente sani – obeso, sottomesso a un digiuno prolungato ( 7 giorni lo sono ) e intenso rischia di avere perdite azotate cumulate LETALI PRIMA di aver perso le riserve lipidiche. Nella nutrizione di oggi infatti si sa che la vera riserva in realta’ sono i muscoli e le ossa per i sali minerali, e solo in seconda ed ultima battuta la massa grassa. Immaginiamo quindi un povero paziente oncologico, sul quale gia’ catabolismo, cancro e trattamenti hanno molto probabilmente ridotto massa muscolare ed ossea, che per sperare di uscire dalla malattia ( sappiamo che nel mondo il paziente oncologico e’ colui che piu’ segue le fake news di prodotti e diete miracolose) beve alla fine per una settimana acqua. senza parlare di altre due cose che probabilemnte sfuggono a molti signori di scienza o pseudo : la sindrome di renutrizione / ci si puo’ morire se la transizione non e’ perfettamente gestita a livello di elettroliti/ e tutta la parte relativa a neutropenie ed anemie a cui sappiamo il paziente oncologico ancora una volta deve far fronte. A cavallo fra 3 mondi, la metto a conoscenza che solo ed esclusivamente in Italia questa pseudo cura e’ appoggiata dal mondo scientifico, proposta per il mondo oncologico… Negli Stati Uniti e’ un puro prodotto commerciale, ProLon, proposto per perdere peso , con un bel sito dove ci sono recensioni di giornali economici come Forbes Times Vogue Byrdie ma certo non un Jama o New England Journal, la dichiarazione di 3 Md che fanno parte dell’azienda, e scritto a chiare lettere : ” ProLon is not intended to diagnose, treat, cure or prevent any disease and has not been evaluated as such by the FDA”. Inoltre c’é un piccolo asterisco ove si cita: ” In a clinical study, ProLon is show over three cycles to help individuals lose an average of 5,7Ibs and 1,6inches off their waist circumference. Individual Results May Vary” . Quindi in USA e’ venduto e proposto assolutamente come migliaia di integratori barrette bustine , a gente sana , con nessuno scopo curativo medico , ancora meno nel mondo oncologico e certamente senza nessun supporto della comunita’ scientifica. Puro prodotto commerciale come il Signor Longo o qualsiasi altro e’ liberissimo di mettere in commercio. Mi spiace molto per i pazienti italiani… Un malato e’ uguale ed ha le stesse aspettative desideri paure e bisogni ovunque…. Scrivo in difesa di chi si trova gia’ nella sventura – e le famiglie – di dover combattere contro questa terribile malattia. Grazie
Marta
Grazie Dott.ssa Palli per questa delucidazione. Rimango sconcertata come social media e l’informazione in generale possano veicolare informazioni così fuorvianti per la povera gente. Alla luce di tutto questo spero solo che chi di dovere potesse avere la possibilità di intervenire nel merito. Mi auguro solo che venga dato più spazio a persone preparate come lei, in grado di fare una giusta informazione.
gianni
In attesa che il dott.Longo dica la sua di persona magari….. in questo caso mi intriga molto l’avversione scientifica per il “digiuno” e una certa quale ossessione “culturistica” per la muscolatura, mediata principalmente dall’abbondanza di cibo più che dall’abbondanza di movimento motivato da corretto stile di vita, che oltre tutto fornisce tutta una serie di vantaggi anche alle altre parti del corpo. E mi sembra azzardato affermare che il sistema/corpo in caso di bisogno consumi prima il muscolo cuore anziche l’adipe o un bicipite o un quadricipite…….per favore!!!.
Da persona qualunque e fallibile per intenderci una di quelle che nell’occasione crederebbe a tutto per salvarsi avrei alcune domande, ne elenco alcune…….
Perchè negare a priori le potenzialità di una idea? L’arrivismo e la fretta commerciale è perniciosa e condannabile senz’altro ma non esclude a priori eventuali futuri riscontri.
Nel nostro piccolo mondo italico, e nel sistema vigente negli States che contiene certamente tante cose accettabili ma anche il peggio per quanto concerne la salute ( mio parere con qualche fonte di informazione personale in loco), ci si ammala più per malintesa e squilibrata abbondanza che per privazione….certo nei momenti terminali moltissime persone vanno in esaurimento ponderale ma non sono certo pochi pasti saltati a rovinare la salute umana.
Piuttosto si possono notare tutta una serie di “errori” misconosciuti, consentiti e perfino supportati da una parte di esperti tra cui infinite minime dosi di veleni noti, difficilmente evitabili e sottovalutati, so bene che è prevalente l’idea che non sia necessaria ogni tanto una piccola depurazione ma unendo i punti critici è veramente cosi?
Certamente non vanno paragonate le fasi iniziali del malato oncologico e la fase finale, cioè nel caso l’esito sia infausto; temo venga un pò sottostimata la pesantezza dei trattamenti chemio/radio, ma d’altronde questo sembra essere indispensabile, vero che ultimamente vedo una certa qual prudenza nel bombardare a tappeto, sbaglio?
Devo infine ammettere che queste corpose esposizioni di dati e studi sui “TOPI” mi stomaca un pò e potreste spiegare voi se questi raffronti uomo/topo hanno ancora nel 2021 una sola ragione di esistere e quanto sono utili nella pratica?
Ma veniamo nello specifico alla paura del digiuno di 48/60 ore, l’unico che ho sperimentato molto saltuariamente ad acqua con la sola eccezione di un cucchiaino di miele al giorno……
—–La paura dovrebbe essere se mai ragionevolmente quella di ingrassare perchè nei tessuti adiposi. oltre ad una serie di problemi noti, si depositano sostanze varie dannose che non si smaltiscono….a causa della malattia poi spesso avviene un dimagrimento veloce e detti depositi sgraditi rientrano in circolo comportando altri guai seri?
Quindi la suddetta pratica dovrebbe aiutare, come sempre senza strafare, a mantenere l’equilibrio da difendere poi nel tempo in maniera più prudente e blanda, imparando la utile arte di ascoltare il proprio corpo.
—–“le scorte minerali (in forma cristallina) stanno nelle ossa” verissimo ma si trovano in forme diverse anche nei liquidi corporei…..se io peso 70 kg i miei liquidi ammontano a 40/50 kg/litri più o meno e contengono anche sali minerali, in caso di carenze prolungate certamente vengono prelevati dalle ossa alcuni elementi mancanti, ma quanto lunga deve essere la carenza in base a biodisponibilità e capacità di assorbimento e utilizzo ottimale? posso presumere ci siano valori diversi da un individuo a individuo, con reintegro necessario ma niente di più.
E poi siete sicuri che i minerali da integratori siano similari a quelli inglobati nelle verdure e frutta, se il minerale da integratore proviene da fonte inorganica ma anche da fonte biologica il suo trattamento e privazione delle sostanze di contorno non ne pregiudicano la capacità corporea di pieno e corretto utilizzo?
—–Identico discorso sulle vitamine, siete proprio sicuri dell’equivalenza? quale è il ruolo di tante sostanze poco studiate ma presenti nei prodotti naturali e assenti nei preparati di industria/laboratorio? e, per inciso, i venditori di carne fanno una falsa guerra ai veg sulla vitamina B12 soprattutto ora visto che gli animali intensivi, la stragrande maggioranza, devono essere integrati pure loro.
—–Sulle proteine ( carne e/o meglio altre fonti, la provenienza e la lavorazione/confezionamento fa molta differenza) leggendo in giro mi si annebbiano le idee ma per non dilungarmi troppo dico solo che sembra valere il detto latino “meglio abundare” purtroppo nefasto, eppure raggiungere il limite è di una facilità disarmante anche per i vegetariani.
Piuttosto ormai le persone soprattutto giovani mangiano in automatico quello che capita, dove capita, come capita senza pensare, come fosse una funzione secondaria tanto dopo c’è il digestivo, l’antiacido, la purga e qualche altro simil-medicinale pronto all’uopo anche a vent’anni. Quale importanza viene attribuita a questo?
In un percorso circolare con ritorno al punto di partenza guardando i numeri mondiali del fenomeno credo che siano necessarie nuove idee nel girone infernale dell’oncologia, e non tutte le “vecchie” idee sono fake.
Tutte le speranze oggi sono riposte nell’interventismo e nella genetica, sperando che sia essa l’origine della malattia e non invece una conseguenza di tutto quello che facciamo ai giorni nostri (?!!!) e assai meno concentrate nella prevenzione primaria.
Oggi è così domani si vedrà, ma per trovare qualcosa bisogna voler cercare in tutte le direzioni.
Buon lavoro.
Lucrezia
Le carni rosse lavorate, i salumi e gli insaccati in genere, sono stati catalogati dall’OMS(Organizzazione mondiale della Sanita’) come cancerogeni ,quindi..( non sono per Natale) e possibilmente per nessun altro giorno dell’anno.
Oggigiorno le fonti cancerogene che il corpo assimila quotidianamente sono molteplici .
Pensiamo all’inquinamento da smog , che ogni anno in Italia e’ causa di tantissimi decessi , pensiamo all’alcol e la fumo di sigarette ,pensiamo alle varie sostanze tossiche e ai pesticidi di cui l’agricoltura fa un uso smodato e improprio ,pensiamo all’inquinamento da elettrosmog che e’ causa di tumori e leucemie fulminanti ,e infine pensiamo ai tumori che si trasmettono e hanno una componente genetica e familiare.
Purtroppo i meccanismi che innescano i tumori sono molteplici .
Il compianto Umberto Veronesi, quando era ancora in vita, disse che i tumori sarebbero aumentati notevolmente nei prossimi anni.
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