Dieta Vegetariana, Vegana, Mediterranea, Crudista…stili di vita consapevoli oppure mode?
Dieta Vegetariana, Vegana, Mediterranea, Crudista…esiste una via di mezzo? La quantità di libri “da evitare” nel campo dell’alimentazione è immensa ed è facile per una persona che desideri informarsi comperare libri equivoci e poco salutari. Questa foto è stata scattata pochi giorni fa in un supermercato (Portogruaro). Anche impegnandosi è impossibile trovare un libro che meriti di essere letto!
Purtroppo i ciarlatani della dieta vengono spesso chiamati in TV, vuoi perché i giornalisti generalisti non sanno distinguere le bufale da ciò che è scientificamente accettabile, oppure perché volontariamente chiamano personaggi eccentrici per creare scalpore e attirare spettatori. Inoltre pare che alcuni personaggi per riuscire a comparire in TV, paghino (comunicazione riservata fatta da alcuni professori autorevoli durante congressi medici).
Quindi diete farlocche come la Ducan, la dieta dei gruppi sanguigni, la dieta dell’uomo del paleolitico e altre ancora sono molto pubblicizzate. Centinaia di migliaia di persone comperano questi libri, si riempiono la testa con strane idee e modificano di conseguenza la loro alimentazione.
Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in breve senza perdere troppe energie.
Il mondo del crudismo che in realtà non è identificabile con un’unica dieta vorrebbe un uso di alimenti principalmente crudi: ci sono alcune varianti onnivore, vegetariane, vegan (solo ed esclusivamente prodotti di origine vegetale), fruttariane (in cui si mangia principalmente frutta).
Diciamo subito che se l’uomo mangiasse come uno scimpanzé o un gorilla dovrebbe masticare per almeno 5 ore al giorno. L’uomo infatti necessita di molte più calorie perché ha un cervello molto più grande dei primati a lui più vicini dal punto di vista evolutivo (scimpanzé, orangutan). Il nostro cervello infatti consuma molte energie e necessita di un rifornimento energetico continuo.
L’introduzione della cottura (fuoco) degli alimenti sembra essere stata una grande conquista dal punto di vista evolutivo perché ha permesso all’uomo di estrarre maggior energia dal cibo: pensiamo alle patate che se mangiate crude in pratica non vengono digerite. La cottura invece rende l’amido della patata estremamente digeribile. Ci sono poi ragioni di carattere igienico: la cottura può eliminare alcuni germi o parassiti presenti nel cibo.
Diciamo subito che la scelta crudista è un po’ anacronistica e svantaggiosa per cui è meglio evitarla. Unico vantaggio può essere il richiamo ad alimenti che crudi contengono una maggiore quantità di vitamine (in genere, ma non sempre) che la cottura potrebbe far perdere nell’acqua o con le alte temperature.
Le diete vegetariane (semivegetariane con uso della carne meno di una volta la settimana), pesco vegetariane (in cui c’è il pesce), lacto ovo vegetariane (in cui si usano uova, latte e derivati), vegan (solo prodotti di origine vegetale) stanno avendo negli ultimi anni un boom per ragioni ecologiche, etiche e salutiste. La scelta vegetariana se ben impostata è compatibile con un buon stato di salute in ogni fase della vita (gravidanza, allattamento, svezzamento, crescita del bambino). Inoltre diversi studi indicano che i vegetariani godono di ottima salute: bassa prevalenza di obesità, diabete, ipertensione arteriosa… Insomma la dieta vegetariana in termini salutistici, se ben impostata, è una delle migliori al mondo. A livello sociale a volte non è facile da seguire perché la dieta onnivora, in cui ci sono tutti gli alimenti, è prevalente nella nostra società.